Chi può andare in pensione prima in caso di malattia e per motivi di salute

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Non sempre si raggiunge la terza età in buone condizioni fisiche e alcuni lavoratori non riescono più a sostenere i ritmi e la fatica che la professione impone. Valutiamo pertanto chi può andare in pensione prima in caso di malattia e per motivi di salute e se tale opzione abbia conseguenze negative. Il futuro pensionistico di un contribuente dipende molto dall’età di accesso al trattamento e dal montante contributivo. Tuttavia chi lotta quotidianamente contro l’avanzare di una patologia non può valutare tali variabili perché ha urgenza di abbandonare l’impiego.

Dobbiamo pertanto capire come e chi può andare in pensione prima in caso di malattia e per motivi di salute. Quando subentrano patologie croniche che compromettono le abilità professionali del soggetto diventa difficoltoso, se non impossibile, continuare a lavorare. In un precedente articolo abbiamo indicato “Come smettere di lavorare e ottenere indennità fino alla pensione senza pagare i contributi INPS volontari”. Ciò perché molti lavoratori ritengono che il versamento a proprie spese della contribuzione volontaria sia l’unica via percorribile. In realtà, esistono altre strategie cui ricorrere per approdare in anticipo alla meta previdenziale.

Chi può andare in pensione prima in caso di malattia e per motivi di salute

Può smettere di lavorare qualche anno prima non solo il contribuente che presenta una specifica percentuale di invalidità. Può difatti accadere di dover fronteggiare  a una certa età l’insorgenza di una patologia più o meno grave che renda necessaria la sospensione dell’attività professionale. Non a caso, chi appartiene a specifiche categorie lavorative gode della possibilità di un prepensionamento se in possesso di alcuni requisiti.

Hanno diritto alla pensione anticipata i lavoratori precoci, come anche i disoccupati, chi assiste familiari disabili, chi svolge mansioni gravose o usuranti. Se invece si ottiene il riconoscimento di uno stato di disabilità pari a 75% si può fruire di una facilitazione contributiva e accedere prima alla pensione. Per ogni di lavoro l’INPS accredita gratuitamente due mesi di contributi figurativi che risultano validi ai fini pensionistici.