Nella vita di tutti i giorni, purtroppo, i problemi non mancano e la capacità di trovare soluzioni a volte può salvarci la giornata. Il punto non sta tanto nel problema, in quanto li possiamo trovare ovunque: sul lavoro, in famiglia, a scuola. Ci sono giorni in cui sembra che da ogni ambiente o situazione che viviamo nasca un problema.
Quindi, come trovare sempre la soluzione a un problema?
Usando la creatività. Ma sul serio? Si! La creatività è come un muscolo che una volta allenato, può sorprenderci. Essere creativi non è più solo competenza di artisti e designer, ma può essere un’alleata concreta contro ogni problema. Ci sono mille modi per svilupparla e di seguito ne troverete uno davvero interessante.
Intanto grazie alla creatività, ovvero al pensare in modo diverso dal solito, possiamo, ad esempio, bere dalle lattine senza sporcarci. In passato le classiche lattine in alluminio non avevano le linguette come oggi, la parte superiore era formata solo di alluminio come il resto. Per aprirla bisognava usare un punteruolo. Questo, oltre ad essere poco igienico, provocava lo sporcarsi della faccia e dei vestiti se non si stava attenti nelle ultime sorsate.
Un’operaio, che per circa otto ore al giorno imbustava le lattine, un giorno ebbe un’idea creativa. Introdurre una linguetta, che inizialmente era a strappo e successivamente divenne quella che conosciamo oggi. Inutile dire che dopo aver brevettato l’idea l’operaio in questione ha smesso di lavorare e si è messo a collezionare auto.
Un po’ più convinti di voler diventare creativi?
Come abbiamo detto la creatività è come un muscolo è come tale va allenata. Per farlo possiamo usare il brainstorming, letteralmente una tempesta di idee. Nasce come modo per trovare soluzioni in gruppo, ma possiamo utilizzarlo anche singolarmente per lo stesso scopo.
In questo caso il brainstorming consiste nel trovare 300 soluzioni diverse a un unico problema. Dieci soluzioni al giorno per un mese è il compito richiesto. Ovviamente il problema non dev’essere risolvere la fame nel mondo, ma dev’essere, diciamo, un problema non problema. Come ad esempio, come arrivare da casa nostra all’ufficio.
Ovviamente i primi giorni le risposte saranno “normali” come ad esempio la macchina, la metro, l’autobus. La parte più difficile arriva dopo, quando esauriscono le risposte ovvie, ed qui che inizia il vero brainstorming. Qui il cervello lavora e allena la propria creatività.
La cosa importante non è trovare soluzioni che siano realmente fattibili, né il come poterle realizzare. Se una risposta potrebbe essere, ad esempio, usando la macchina del tempo di Doc e Martin, non preoccupiamoci del fatto che non esiste. Basta ricordare che quando la mente non trova la risposta, essa invece c’è. Come trovare sempre la soluzione a un problema reale diventa naturale se ci siamo già esercitati con un problema che non lo è.