Bastano due ingredienti per fare la pasta più veloce e buona del mondo

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Il globalismo ha i suoi lati positivi, non c’è che dire. Negli ultimi due decenni la popolazione in Italia si è amalgamata con persone provenienti da tutte le parti del mondo. Non che sia una novità per la bella penisola, che è sempre stata un crocevia di popoli.
Questo scambio culturale ha influito molto sulla cucina italiana, che probabilmente è la più evoluta del pianeta.
Non ci si scordi che il pomodoro, ingrediente fondamentale di molte celebri ricette italiane, viene dall’America.

Cosa riservi il futuro gastronomico è ignoto, ma già si possono gustare i primi esperimenti di una nuova cucina. Ecco perché bastano due ingredienti per fare la pasta più veloce e buona del mondo.

Burro e salsa di soia

Si sa che in cucina nella semplicità è spesso racchiuso il segreto della bontà.

Quando si è di fretta, ci sono miriadi di modi per farsi una pasta al volo, ma questa ricetta è sorprendente per sapore e velocità. Bastano soltanto burro e salsa di soia. Se si vuole proprio esagerare, un po’ di erba cipollina fresca. Chiaramente più sono buoni questi ingredienti, più sarà buona la pasta. Scolare la pasta al dente, mantecarla in padella con il burro, l’acqua di cottura e una dose generosa di salsa di soia. Impiattare con una pioggia di erba cipollina fresca.

Prima di assaggiare questa pasta fulminea, non ci si aspetterebbe che il Giappone e l’Italia si trovino così bene in cucina. Eppure è così.

Globalismo e globalizzazione

Ecco cos’è il globalismo. Ecco perché ogni popolo dovrebbe aver cura delle proprie radici culturali. Per far sì che gli incontri fra etnie diverse siano sempre scambi, per preservare la ricchezza della diversità.
Per far sì che si creino altrettante nuove culture e non un’unica cultura all’insegna del consumo.
Globalismo non è globalizzazione.

Ecco perché bastano due ingredienti per fare la pasta più veloce e buona del mondo.