Tenaris, Eni e Saipem, da qualche seduta stanno spingendo sull’acceleratore. Il rialzo di queste tre azioni dipende da fattori interni al titolo ma anche esterni, relativi al contesto, in particolare il prezzo del petrolio. Da sottolineare che i rialzi di queste azioni sono arrivati in un contesto non favorevole dei mercati azionari. Da qualche seduta la Borsa italiana è praticamente piatta e le Borse europee mostrano un andamento incerto.
In questo articolo gli Esperti di ProiezionidiBorsa analizzeranno quanto possono salire ancora questi titoli che stanno volando da qualche giorno.
Per Saipem ottime potenzialità rialziste
Quanto possono salire ancora questi titoli che stanno volando da qualche giorno? Partiamo da Saipem (MIL:SPM) che ha ottime potenzialità rialziste. Il titolo viene da un periodo negativo. Giovedì l’azione ha avuto una reazione e nella seduta di venerdì c’è stata un’accelerazione, con i prezzi che hanno raggiunto 2,4 euro. Il superamento di 2,41 euro darà una ulteriore spinta al rialzo. L’obiettivo finale del titolo è 2,7 euro. Al ribasso occorre monitorare il supporto a 2,26 euro sotto il quale i prezzi potrebbe scendere fino a 2,18 euro.
Per Tenaris la galoppata continua
Tenaris da qualche giorno sta letteralmente volando. I prezzi sono diretti come un treno verso i massimi di febbraio del 2020, toccati poco prima che arrivasse la pandemia. Questi sono collocati a 10,5 euro, mentre venerdì l’azione ha chiuso a 9,58 euro.
Il superamento dei 10 euro spingerà i prezzi velocemente a 10,5 euro. Ma la corsa potrebbe proseguire fino al successivo target di 12 euro. Al ribasso un primo allarme scatterebbe con una chiusura sotto 8,5 euro. In questa ipotesi i prezzi scenderebbero a 7,5 euro e forse a 7 euro.
Eni è all’inizio di una corsa al rialzo
Anche per Eni ci sono ottime potenzialità rialziste. Dopo un lungo movimento laterale dei prezzi, sembra arrivato il momento per una nuova fase rialzista. Che si concretizzerebbe con il superamento dei 10,2 euro. Superato questo ostacolo, i prezzi avrebbero un’autostrada da percorrere fino a 12 euro. Sarebbe un rialzo di circa il 20%. Al ribasso il primo allarme arriverebbe da una chiusura sotto 9,6 euro. In quest’ipotesi i prezzi scenderebbero prima a 9,3 euro e probabilmente a 9,00 euro.
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