Cane perfetto, ecco la cosa più importante da insegnargli. È prioritaria anche se non lo abbiamo adottato da piccolo. Deve imparare a riconoscere il nome che vogliamo dargli. Ecco come fare per istruirlo velocemente, con l’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa.
Dargli un nome o cambiarlo
Anche se il cane ha già un nome, perché arriva da un canile o da un allevamento, possiamo abituarlo a riconoscere quello che ci piace di più. La difficoltà è la stessa.
Dobbiamo scegliere un nome non troppo lungo, semplice e facile da capire. Una volta scelto, bisogna nascondere in mano un croccantino o un bocconcino di cibo e chiamare il cane con il nome prescelto, stando a una certa distanza.
Il cane adulto magari vivrà qualche giorno di smarrimento, poi comincerà ad associare quel preciso richiamo a un premio che gli arriva dalle nostre mani. In questa fase non bisogna chiamarlo “tesoro”, “amorino” o “bello” ma solo col nome prescelto, niente altro che quello. Sono rari i casi di cani adulti che obbediscono solo se chiamati col nome dato dal vecchio proprietario.
Cane perfetto, ecco la cosa più importante da insegnargli
Volendo si può anche aggiungere un comando, come “qui”. Si deve rafforzare il comando guardando positivamente negli occhi il nostro cane. E sostituire al premio alimentare un giocattolo nuovo, farglielo desiderare. Perché il nostro pet non può continuamente mangiare fuori dai pasti
Inoltre, bisogna concedere il premio solo quando il cane ci guarda. Non solo quando arriva e ci scorrazza intorno. Deve imparare che quando lo chiamiamo vogliamo essere guardati perché si tratta di una cosa importante. Più avanti capirà la differenza tra il richiamo giocoso e quello per un rimprovero.
Alcuni cani cominciano subito a rispondere a voce al padrone che li chiama. Ma questo non è un segnale di futura obbedienza. È però un segnale di attenzione.
Quando fare questo semplice esercizio
Questo semplice esercizio di chiamarlo e ricompensarlo ogni volta che il cane ci raggiunge e ci da attenzione, va eseguito alcune volte al giorno, al massimo quattro volte però.
E solo per cinque minuti ad ogni sessione. Altrimenti il gioco risulterebbe troppo noioso. Non dobbiamo sgridare il cane che non associa nome e premio o non ci guarda negli occhi. Dobbiamo solo avere pazienza e mantenere la voce allegra e positiva. Un po’ come quando vogliamo convincerlo a fare il bagno.
È importante che l’esercizio nei primi tempi si svolga in una stanza familiare per il cane, possibilmente con poche distrazioni, in modo che non perda la concentrazione. Poi si potrà fare qualche tentativo in giardino o in una zona tranquilla del parco.
Cane perfetto? Ecco, dunque, qual è la cosa più importante da insegnargli.