Prenderci cura di un cucciolo aiuta a scaricare le tensioni e a contrastare stress e ansia, noti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
I gatti sono in grado di indurre il rilascio di dopamina e serotonina: un neurotrasmettitore presente soprattutto nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastrointestinale. Infatti viene chiamato anche ormone del buonumore.
Anche accarezzandone la morbida pelliccia può aiutare a rilassarsi mettendo a riposo la mente.
Oltre a curare lo stress, i gatti possono aiutare, con le loro fusa lente e ritmate, a ridurre depressione e ansia.
Ascoltarle fa sentire a proprio agio e fa focalizzare inconsciamente solo sul proprio respiro distogliendo la mente dalle preoccupazioni.
Ma i gatti percepiscono il nostro stato d’animo?
Una ricerca (di cui trovate un estratto in inglese) condotta dalla Oakland University di Rochester dimostra come i gatti percepiscano gli stato d’animo dei padroni.
Lo studio ha considerato dodici gatti e i loro proprietari analizzando il comportamento dei gatti nei confronti dei loro padroni.
È emerso che quando un proprietario è più sorridente, i gatti sono propensi a fare le fusa e a cercare il contatto.
Lo stato d’animo positivo invoglia il micio a stare più vicino al padrone.
Secondo i risultati della ricerca i gatti sono anche in grado di leggere le espressioni facciali dell’uomo imparandole con il tempo.
Per cui, anche se non si è pienamente dimostrato che i gatti sentono le emozioni dell’uomo, si evince che capiscano i suoi gesti.
Inoltre, in chi sta male, avvengono delle reazioni chimiche il cui cambiamento viene avvertito dal gatto, e non dagli uomini, grazie al fiuto del felino.
Spesso avremo notato, se abbiamo un micio, che quando siamo giù di morale o abbiamo qualcosa che ci preoccupa ci sta accanto in maniera comprensiva.
Allo stesso modo, se vede che siamo particolarmente vivaci, ne approfitterà per giocare insieme a noi.
Sarà quindi vero che i gatti percepiscono il nostro stato d’animo?