Cercare un lavoro è già un lavoro. Leggere annunci, inviare e-mail a cui difficilmente si otterrà risposta, aggiornare il curriculum e sperare di essere ricontattati può essere frustrante e deprimente.
Arriva però il giorno in cui un’azienda chiama per un colloquio, perché la candidatura inviata è stata presa in considerazione. E a quel punto si passa dall’ansia della ricerca del lavoro a quella del come affrontare un colloquio.
Ecco, quindi, una mini guida sui 7 errori da evitare durante un colloquio di lavoro.
La tempistica
a) arrivare in ritardo a un colloquio: forse errore più grande di questo non esiste. La puntualità è il primo messaggio che inviamo al nostro selezionatore nel momento del colloquio. Arrivando in orario si dimostra precisione e affidabilità, in caso contrario il selezionatore potrebbe pensare di avere davanti una persona sbadata o ritardataria;
b) arrivare troppo presto: come nel caso di cui sopra, anche in questo caso la prima impressione non sarà positiva, perché si rischierà di mettere pressione al selezionatore. Se è stato stabilito un orario, un motivo ci sarà;
L’abbigliamento
c) scegliere l’abbigliamento sbagliato: scegliere l’abbigliamento adeguato significa conoscere l’azienda per cui ci si propone. Si sa che l’abito non fa il monaco, ma spesso lo fa;
Il modo di porsi
d) dare una stretta di mano troppo forte o debole: questo gesto può aiutare a capire il carattere delle persone. Una stretta di mano troppo forte dà l’idea di una persona irruente o troppo agitata, al contrario una stretta di mano debole può indicare carattere insicuro e incerto;
e) sedersi in modo scomposto: se la CNV (comunicazione non verbale) è considerata una vera disciplina di studio un motivo ci sarà. Sedersi in modo scomposto dà l’idea di una persona che non si approccia con serietà a ciò che sta facendo;
f) dimostrare di non conoscere l’azienda: conoscere la realtà per cui ci si propone è un ottimo incentivo per chi dovrà assumere. Per tutte le persone che inviano 50 curriculum al giorno, ci sono altrettante aziende che ricevono migliaia di richieste al giorno e questo è il motivo per cui, in mezzo al marasma, bisogna cercare di farsi notare. Un selezionatore sarà sicuramente più invogliato a scegliere una persona che conosce le caratteristiche dell’azienda e che dimostra di avere le caratteristiche giuste per quella esatta posizione;
g) mentire sulle proprie competenze: le bugie hanno le gambe corte, soprattutto quando si tratta di dimostrare concretamente una capacità o un risultato. Dire di saper fare qualcosa che invece non conosciamo davvero darà l’idea di una persona bugiarda e poco affidabile.
Abbiamo visto insieme una mini guida sui 7 errori da evitare durante un colloquio di lavoro.