Il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, consente di godere, nel nostro paese, dell’assistenza sanitaria a tutti i cittadini. In particolare l’ASL riconosce i benefici dell’assistenza sanitaria temporanea in questi casi.
Innanzitutto è bene precisare che l’assistenza in parola è garantita a tutti, italiani e stranieri aventi diritto, attraverso una rete di servizi, cui si accede mediante l’iscrizione al Servizio sanitario regionale. La Redazione di Proiezionidiborsa, quest’oggi, spiega come fare, nell’ipotesi in cui dobbiamo trasferirci temporaneamente in un altro Paese, per accedere al medico di base. Può accadere infatti, di doversi trasferire per un anno in un Paese diverso dal luogo di residenza, per motivi di lavoro o per studio.
Ebbene come fare, per ricevere assistenza sanitaria? Bisognerà ogni volta, recarsi presso un ospedale o una guardia medica? Con il medico di base, il più delle volte, si crea un rapporto di conoscenza, pertanto può capitare di rivolgersi a lui anche solo telefonicamente. Ma nell’ipotesi in cui si è lontani, diventa necessario avere un medico di base anche se temporaneo.
Come ottenerla
Hanno diritto ad ottenere l’assistenza sanitaria temporanea, coloro che si sono trasferiti per motivi di lavoro, di studio e di salute. Inoltre il trasferimento deve avere una durata che vada dai tre mesi ad un anno. Per ottenere un medico di base temporaneo, bisognerà recarsi, dapprima, presso l’ufficio dell’ASL di residenza e chiedere la cancellazione temporanea del servizio.
Poi recarsi presso l’ASL del Comune in cui ci si è trasferiti temporaneamente e chiedere l’assegnazione del medico di famiglia provvisorio.
Ma attenzione, bisognerà di munirsi di idonea documentazione. Ovvero, portare documento di riconoscimento, tessera sanitaria, certificato di cancellazione temporanea, i motivi giustificativi del trasferimento.
L’ASL riconosce i benefici dell’assistenza sanitaria temporanea in questi casi
Nell’ipotesi in cui il trasferimento sia dettato da motivi di lavoro, si potrà allegare alla richiesta, la dichiarazione del datore di lavoro o il contratto. Invece, nell’ipotesi in cui l’interessato si sia trasferito per cercare lavoro, dovrà allegare una copia della ricevuta d’iscrizione al CPI o un’autocertificazione.
Ancora, nell’ipotesi in cui il trasferimento sia dettato da motivi di studio, potrà allegarsi un’autocertificazione o un documento attestante l’iscrizione al corso di studio. Infine, nell’ipotesi in cui il trasferimento sia dettato da motivi di salute, potrà allegare il certificato rilasciato dal medico specialista attestante il trasferimento necessario ai fini delle cure.
Per quanto riguarda la scelta, si potrà effettuare mediante la consultazione degli elenchi all’uopo predisposti presso le ASL o, qualora disponibili, consultabili online.
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