Nel momento in cui viene a mancare un contribuente che risulta titolare di pensione alcuni parenti possono beneficiare del trattamento previdenziale ai superstiti. Occorre tuttavia capire quali familiari fiscalmente a carico hanno diritto alle pensioni di reversibilità INPS. Ciò perché esistono specifici requisiti anagrafici e reddituali da rispettare per ottenere il riconoscimento di assegni pensionistici in misura variabile. Oltre al coniuge superstite, laddove ancora in vita, la pensione ai superstiti spetta anche ai figli, ma pur sempre entro particolari limiti e a peculiari condizioni.
A tal fine si consiglia la lettura dell’articolo “I 3 casi in cui il figlio può ereditare la pensione del genitore”. In esso troverete informazioni utili sui limiti di età entro cui i figli possono godere del rateo pensionistico e in quali circostanze. Di sicuro rientrano tra i destinatari della pensione ai superstiti i figli ancora a carico del defunto che stanno ancora compiendo studi universitari. A questi si aggiungono, senza limitazioni relative al requisito anagrafico, i figli cui l’INPS riconosce la condizione di inabilità al lavoro. Dalla consultazione della circolare n. 185/2015 dell’INPS risulta che anche altri parenti del defunto possono richiedere il trattamento ai superstiti. Conviene pertanto verificare quali familiari fiscalmente a carico hanno diritto alle pensioni di reversibilità INPS.
Quali familiari fiscalmente a carico hanno diritto alle pensioni di reversibilità INPS?
Se alla morte del titolare della pensione non vi è coniuge superstite, né figli sono altri i parenti che possono beneficiare del rateo previdenziale. In particolare, possono inoltrare richiesta di trattamento pensionistico i nipoti minorenni. Ciò tuttavia solo nel caso in cui risultino a carico degli ascendenti cui spetta la pensione di reversibilità “purché minori all’atto del decesso dell’ascendente”. Secondo quanto recita la circolare 185/2015 i nipoti minori di età alla morte dell’ascendente conservano il diritto gli assegni pensionistici fino a 21 o a 26 anni.
Ciò qualora risultino studenti o senza alcun limite di età qualora dovesse risultare invalidi e quindi incapaci di provvedere economicamente a se stessi. In assenza di coniuge e figli il trattamento ai superstiti raggiunge anche i genitori del defunto purché non percepiscano la pensione e abbiano raggiunto l’età di 65 anni. Inoltre gli stessi devono risultare fiscalmente a carico nel momento del decesso del percettore della pensione. Gli altri familiari a carico che maturano il diritto al rateo sono i fratelli celibi e le sorelle nubili cui l’INPS ha riconosciuto lo stato di invalidità. Anche questi ultimi non devono tuttavia risultare già destinatari di pensione. Ecco dunque quali familiari fiscalmente a carico hanno diritto alle pensioni di reversibilità INPS.