Con gli smartphone moderni registrare una conversazione è molto facile. Gli Esperti di Proiezionidiborsa si sono già espressi su come si possa registrare una conversazione.
Per sapere quali usi delle registrazioni al telefono sono legittimi occorre chiedersi quale sia lo scopo della registrazione. È evidente che quelle registrazioni non potranno essere utilizzate in alcune modo per violare la privacy dei protagonisti. Pertanto niente diffusione pubblica di quei contenuti. Se invece registrare serve a tutelare un proprio diritto la risposta è diversa.
Le situazioni in cui può venire in mente di registrare una conversazione sono le più svariate. A titolo esemplificativo si possono immaginare i seguenti casi pratici.
Un coniuge può registrare la prova di una relazione extraconiugale del partner. Oppure un lavoratore dipendente può pensare di registrare le offese del datore di lavoro per fare poi una causa per mobbing. Anche la scuola, ormai, può essere luogo di intercettazioni. Gli studenti possono pensare di registrare l’esito di una interrogazione per dimostrare di aver risposto correttamente nonostante il voto sia stato basso.
Quali usi delle registrazioni al telefono sono legittimi?
Registrare di per sé non è reato. Il reato sorge dopo, a seconda dell’uso che se ne fa. È reato diffondere quei contenuti sui social network o semplicemente farli ascoltare ad alto volume a più persone.
Invece è senz’altro legittimo produrre quelle registrazioni in Tribunale perché le ascolti il giudice. Tipico è il caso del soggetto vittima di minacce o violenza privata che registri le violenze che subisce. Tutte quelle registrazioni potranno costituire una valida prova in Tribunale se verranno osservate anche alcune cautele ulteriori a seconda dell’ambiente in cui la registrazione avviene.
Per esempio il lavoratore che intende procurarsi una prova del mobbing non deve poi diffondere le registrazioni tra i colleghi ma limitare il tutto al proprio ambito di difesa. Vige il principio per cui per tutelare un proprio diritto non bisogna arrivare a sobillare i colleghi.
Il coniuge che registri la confessione di un tradimento, invece, non dovrà renderne partecipi i figli. I figli non devono essere coinvolti nelle vicende private dei genitori che saranno senz’altro al centro del procedimento di separazione. Dovrà invece attendere di poterle produrre in giudizio.
Se ci si attiene a queste norme usare le registrazioni non è illegittimo.