Il diabete è una patologia invalidante. Se rientra in una determinata percentuale invalidante, è possibile accedere alle misure pensionistiche che permettono l’anticipo con determinati requisiti. Per questo motivo, a seconda della gravità della patologia, con il diabete si può andare in pensione prima. Vediamo come.
Con il diabete si può andare prima in pensione?
Il diabete è una patologia molto comune, e a seconda della gravità permette il riconoscimento di una determinata percentuale invalidante.
Il lavoratore diabetico, se riconosciuto invalido, può con determinati requisiti accedere al trattamento pensionistico anticipato, l’APE Sociale, e inoltre, può ottenere una maggiorazione dei contributi accreditati. Nella fattispecie non esiste una pensione anticipata per la patologia diabetica, ma è possibile ottenere le prestazioni pensionistiche per i lavoratori invalidi.
Le possibilità
Il lavoratore diabetico, a cui è stata riconosciuta un’invalidità da una commissione medica INPS, può accedere alla seguenti prestazioni:
a) pensione anticipata con un’invalidità dell’80%;
b) con una percentuale invalidante del 74% è possibile accedere alla pensione anticipata lavoratori precoci;
c) sussidio APE Sociale con 63 anni di età e con una percentuale invalidante del 74%;
d) maggiorazione contributiva con una percentuale invalidante del 75%:
e) pensione di inabilità permanente e assoluta;
f) pensione di inabilità al proficuo lavoro.
Inoltre, è riconosciuto anche l’assegno ordinario di invalidità con una percentuale invalidante del 67%, e in presenza di almeno 5 anni di contributi, di cui almeno tre versati negli ultimi cinque anni dalla presentazione della domanda.
Il lavoratore che percepisce l’assegno ordinario di invalidità può continuare a lavorare. L’assegno ha una validità triennale, ed è soggetto a revisione. Dopo tre rinnovi diventa definitivo e se il lavoratore ha i requisiti, si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
Invalidità e diabete
Il diabete è una patologia invalidante, secondo le tabelle dell’INPS, ai lavoratori diabetici sono riconosciute le seguenti percentuali di invalidità:
a) dal 91 al 100% per diabete mellito con complicanze gravi;
b) dal 81 al 90% per diabete mellito scompensato e grado moderato di complicanze;
c) dal 71 all’80% per diabete mellito in mediocre e grado moderato di complicanze;
d) dal 61 al 70% per diabete mellito in buon compenso e grado moderato di complicanze;
e) dal 51 al 60% per diabete mellito con e grado lieve di complicanze;
f) dal 41 al 50% per diabete mellito e grado moderato di complicanze;
g) dal 31 al 40% per diabete mellito tipo 2 insulino;
h) dal 21 al 30% per diabete mellito in buon compenso e grado lieve;
i) dal 11 al 20% per diabete mellito tipo 1;
j) dal 6 al 10% per diabete mellito tipo 1 e diabete mellito tipo 1 non complicato;
k) dallo 0 al 5% per diabete mellito tipo 2 non complicato.
Quindi, alla domanda se con il diabete si può andare prima in pensione, la risposta è positiva. Ma tutto dipende dal grado di invalidità riconosciuto e dai requisiti richiesti da ogni prestazione pensionistica.