L’ulteriore detrazione per lavoro dipendente è stata introdotta della Legge n. 3/2020, è temporanea ed è una misura che non possono chiedere tutti. È entrata in vigore in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni. L’ulteriore detrazione pari a 600 euro e fino a 1.200 euro nel 2021 è attribuita dal sostituto d’imposta dal 1° luglio 2020.
Quando spetta l’ulteriore detrazione fino a 1.200 euro che permette di avere più soldi in busta paga?
La norma precisa che è riconosciuta un’ulteriore detrazione, per i periodi che vanno dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020, ai lavoratori dipendenti e assimilati. Inoltre, è prevista una soglia di reddito complessivo, che nell’anno 2020, deve essere superiore a 28mila euro fino a 40mila euro.
L’importo dell’ulteriore detrazione è di 600 euro. Aumenta fino a 1.200 euro per le prestazioni dal 1° gennaio 2021 per i lavoratori che possiedono un reddito complessivo di 28.001 euro.
Per i lavoratori che hanno un reddito complessivo maggiore a 28.001 euro, l’ulteriore detrazione si riduce fino ad annullarsi con un reddito complessivo di 40mila euro.
Quando è possibile recuperare l’importo dovuto nella dichiarazione dei redditi?
Quando spetta l’ulteriore detrazione fino a 1.200 euro che permette di avere più soldi in busta paga? Spetta, come sopra specificato, in base al reddito complessivo annuo.
Nel caso in cui, in sede di conguaglio risulti che l’ulteriore detrazione non spetti al lavoratore, il datore di lavoro provvede a recuperare le somme corrisposte non dovute. Se la somma da recuperare supera i 60 euro, il datore di lavoro provvederà al recupero in busta paga in otto rate di pari importo.
L’importo dell’ulteriore detrazione fiscale è indicato nella Certificazione Unica dei redditi di lavoro dipendenti e assimilati (CU).
Nel caso in cui il datore di lavoro non eroga in parte o in tutto l’ammontare dovuto, il lavoratore, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, potrà recuperare l’importo non percepito.