La Legge di Bilancio riattiva un nuovo assegno ai disoccupati che percepiscono la NASPI dal 2021. La normativa estende il beneficio anche ai collaboratori iscritti alla Gestione Separata. Il requisito richiesto per i disoccupati è che fruiscano della NASPI da almeno 4 mesi. Inoltre, l’articolo 1 comma 325 della Legge 178/2020 ha ampliato la platea per coloro che percepiscono la DIS-COLL da oltre 4 mesi.
Nuovo assegno ai disoccupati che percepiscono la NASPI dal 2021
Il nuovo assegno consiste in un voucher da spendere presso i soggetti che forniscono servizi per la ricerca di occupazione e assistenza personalizzata. Il voucher è riconosciuto dall’ANPAL e possono beneficiarne, oltre ai disoccupati con NASPI e DIS-COLL, anche i beneficiari del reddito di cittadinanza e i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).
L’assegno di ricollocazione non potrà essere erogato a coloro che, al termine della NASPI, CIGS e DIS-COLL, abbiano maturato i requisiti per l’accesso alla pensione.
Come funziona il voucher per disoccupati?
Il nuovo assegno ai disoccupati che percepiscono la NASPI dal 2021 permette il reinserimento nel mondo del lavoro. Si tratta dell’assegno di ricollocazione (AdR) che permette la possibilità di essere assistiti da un tutor con un programma personalizzato. L’obiettivo è quello di capire le attitudini del lavoro, e con la formazione aprire a nuovi inserimenti lavorativi. La ricerca intensiva è basata sulla ricerca dell’impiego adatto al profilo del lavoratore.
Il programma di assistenza alla ricerca di un nuovo lavoro ha la durata di 180 giorni, e può essere rinnovato alla scadenza per altri 180 giorni.
L’importo dell’AdR è suddiviso in base al contratto di lavoro nel modo seguente:
a) contratto a tempo indeterminato incluso l’apprendistato: valore da 1.000 euro a 5.000 euro;
b) contratto a termine di sei mesi e oltre: valore da 500 euro a 2.500 euro;
c) contratto da tre mesi a sei mesi (tre mesi per Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Campania): valore da 250 euro a 1.250 euro.
Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve sottoscrivere un patto per il lavoro, e riceve l’assegno di ricollocazione erogabile fino al 31 dicembre 2021. Anche il lavoratore in CIGS deve firmare un accordo di ricollocazione per poter accedere all’AdR entro 30 giorni dall’accordo sottoscritto dall’azienda e dalle organizzazioni sindacali.