Quando il giro d’affari cala e gli imprenditori si trovano in momentanea difficoltà può darsi che sospendano quei versamenti di cui il dipendente non si accorge subito. Per esempio spesso non versano le quote per i trattamenti pensionistici come dovrebbero. Oppure non versano il TFR.
Come può il lavoratore controllare che il datore versi regolarmente il TFR? Non sono pochi i dipendenti che, a fine rapporto di lavoro, si sono trovati privi di buona parte dei contributi per la pensione o del TFR.
Il caso qui di interesse è quello in cui il TFR debba essere versato nei fondi dell’INPS. Data la frequenza del fenomeno l’INPS è intervenuta sin dal 2014. Ha messo a disposizione dei dipendenti un sistema di consultazione della propria posizione retributiva e contributiva.
Il TFR spetta a tutti i lavoratori dipendenti che cessano dal rapporto di lavoro, per qualsiasi causa. Quindi anche i lavoratori licenziati possono controllare la loro posizione presso INPS perché anche a loro spetta il TFR.
Come può il lavoratore controllare che il datore versi regolarmente il TFR?
Il lavoratore deve prima di tutti valutare la dimensione dell’impresa per cui lavora. Infatti dal 2007 se l’azienda conta più di 50 dipendenti il datore è obbligato a versare le quote del TFR presso il Fondo di Tesoreria INPS. Ovviamente a meno che il lavoratore non abbia scelto il versamento presso fondi pensione complementari.
Lo strumento che INPS ha messo a disposizione dei lavoratori è la richiesta dell’estratto conto relativo alle quote del TFR maturate sino a quel momento. La richiesta deve passare attraverso il datore di lavoro, che è il vero soggetto versante.
Per facilitare i lavoratori la Redazione di Proiezionidiborsa riporta il percorso on line da seguire per ottenere l’estratto conto. Sul sito INPS seguire il percorso Intranet – Processi – Soggetto contribuente. L’ultima voce da cliccare è Conto individuale lavoratori dipendenti.
Se necessario le informazioni complete si trovano nella Circolare INPS 21 del 07 febbraio 2013.