Spaghetti alla trappitara della tradizione contadina abruzzese per un pranzo semplice e gustoso

spaghetti

Si tratta di un piatto regionale, tipico del momento in cui i contadini si recavano presso il frantoio. Qui aspettavano il proprio turno per la molitura delle olive. In questo frangente, veniva offerto questo piatto condito con l’olio nuovo.

Il termine “trappitara” deriva da “trappete” o “trappite”, che nel dialetto abruzzese significa appunto frantoio, dal romano “trapetum”. La coltivazione dell’ulivo si era diffuso nel centro-sud Italia proprio sotto il dominio dell’antica Roma. Da allora in poi, in Abruzzo si sono radicate moltissime varietà di olive, tra le quali il Cucco, il Crognalegno, la Dritta, l’Intosso, la Gentile, l’Olivastro, la Toccolana.

Di seguito, dunque, esponiamo la ricetta degli spaghetti alla trappitara della tradizione contadina abruzzese per un pranzo semplice e gustoso.

Vediamo cosa occorre in cucina

Ingredienti:

a) 500 gr di spaghetti;

b) abbondante olio evo;

c) 10 peperoni dolci secchi (di Altino, detto Bastardone);

d) 2 spicchi di aglio (rosso di Sulmona);

e) 1 cucchiaino di peperone dolce in polvere;

f) peperoncino q.b.;

g) una manciata di prezzemolo;

h) sale q.b.

Prepariamo gli spaghetti alla trappitara della tradizione abruzzese

Laviamo, puliamo e tritiamo finemente il prezzemolo. Poi togliamo i semi dai peperoni dolci e tagliamoli a pezzetti.

In un tegame, versiamo abbondante olio evo e facciamo dorare due agli schiacciati. Versiamo, a questo punto, i peperoni dolci senza semi e tagliati a pezzetti, stando attenti a non farli bruciare.

Intanto versiamo gli spaghetti in acqua calda bollente salata. Scoliamoli al dente, mettendo da parte un mestolo di acqua di cottura. Trasferiamoli nel tegame con il condimento e, se è necessario, aggiungiamo l’acqua di cottura. Aggiungiamo a fuoco spento la polvere di peperone e il prezzemolo tritato.

Qualcuno, infine, prepara gli spaghetti aggiungendo all’olio evo caldo, anche 2/3 filetti di acciughe.

Ecco pronti, in quattro e quattr’otto, gli spaghetti alla trappitara della tradizione contadina abruzzese, per un pranzo semplice e gustoso. Buoni con l’olio nuovo in autunno, in realtà si rivelano perfetti per tutto l’anno. Ancora, risultano irresistibili con un bicchiere di Trebbiano di Abruzzo.

Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo la ricetta della pasta alla frantoiana con un ingrediente del tutto speciale.