Multe fino a 7.953 euro per chi circola con questi veicoli

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La Legge si esprime molto duramente nei riguardi di coloro che circolano con dei veicoli in stato di fermo amministrativo. Nella presente guida vedremo cosa potrebbe accadere agli automobilisti che si accingono a violare la norma e in quali casi è vietato utilizzare il veicolo.

Cos’è il fermo amministrativo e quali sanzioni pecuniare provoca la violazione di tale atto

Quando si parla di fermo amministrativo si fa riferimento ad un atto attraverso il quale le amministrazioni oppure Enti competenti dispongono il blocco del veicolo. Generalmente, tale circostanza si verifica in seguito ad una situazione debitoria da parte del contribuente nei riguardi del quale si opera il fermo. Questa operazione ha la finalità di agire su un bene mobile del debitore per il recupero delle somme che egli deve. Si potrebbe trattare di tributi che non ha versato, di multe o contravvenzioni che non hanno ricevuto il saldo. Insomma, il fermo amministrativo è una procedura che giunge in luogo di differenti cause.

Rischiano multe fino a 7.953 euro per chi circola con questi veicoli coloro che decidono di circolare con auto sottoposta a fermo amministrativo. Questo è quanto stabilisce il D. Lgs. n. 285/1992. In questi casi, infatti, in base alla gravità della situazione la sanzione prevede un minimo di 1.988 euro fino ad un massimo di 7.953 euro.

Quali sono le sanzioni accessorie che si rischiano

La circolazione con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo rappresenta un atto abusivo da quanto abbiamo visto. Alle sanzioni pecuniarie, infatti, è possibile che se ne aggiungano altre di tipo accessorio. Oltre alle multe fino a 7.953 euro per chi circola con questi veicoli si rischia infatti la revoca della patente e la confisca dell’auto. In casi simili, la Forze dell’Ordine operano il deposito giudiziario del veicolo in questione senza possibilità di radiazione dal PRA.

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