Leonard Cohen in una delle sue splendide canzoni ha scritto “Cè una crepa in ogni cosa. È da lì che entra la luce.” Infatti sappiamo per esperienza, che è dagli esperimenti non andati a buon fine che nasce qualcosa di veramente bello. La smania sempre più frequente di fare tutto perfetto per paura di sbagliare rallenta i nostri progetti e fa progredire la pigrizia.
Cosa nasconde il desiderio di perfezione
Il dolce e triste peso di un’immagine perfetta, questo desiderio nasce spesso dall’ossessione di non essere all’altezza. Può avere due conseguenze: quella di alimentare la fissazione o quella di paralizzarci per paura di sbagliare. Cosa si nasconde dietro il desiderio di avere di noi stessi un’immagine perfetta? Questo desiderio trae origine da esperienze dell’infanzia, per poi emergere anche da adulti. Il bisogno di essere accettati e come contraltare quindi, la paura di essere rifiutati.
Orgoglio e paura si muovono con la stessa forza nelle persone che si comportano come se avessero l’obbligo di fare sempre tutto al meglio. L’esigenza di non fallire, di vedersi belli e perfetti allontana l’angoscia di essere rifiutati. Sono però le stesse persone che hanno grande successo nel lavoro proprio per questo bisogno di fare sempre meglio. Sono persone molto stimate in ogni ambito e sanno emergere in ogni campo.
Il dolce e triste peso di un’immagine perfetta
Tutti affrontiamo la battaglia della vita, ma anche Gesù disse: “Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste”. Questa suona come una richiesta di perfezione. E lo è, ma al contempo non lo è. Tutto questo sembra contraddittorio ma c’è un senso profondo nell’essere indulgenti con se stessi.
La richiesta di essere perfetti è come dire, che si vorrebbe essere felici. La felicità non è una proiezione di un domani perfetto, di un corpo perfetto, di una vita perfetta. La scommessa con raggiungimento della felicità è la realtà di quello che si vive ogni giorno con tutte le sue imperfezioni. Si può vivere la propria piccola esistenza sgangherata, accettando la vita e se stessi e amando le proprie imperfezioni. Solo allora, la luce brillerà sul volto e l’anima, di una bellezza autentica, irresistibile.