Amazon piomba sulla Serie A per acquistare i diritti TV delle partite

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Dopo aver partecipato con successo all’asta per l’assegnazione dei diritti televisivi delle prossime Champions League, Amazon piomba sulla serie A per acquistare i diritti TV delle partite. Non c’è ancora l’ufficialità, perché, quando parliamo di diritti televisivi delle partite di calcio, entriamo in una girandola di miliardi. Nonostante la crisi del coronavirus, anzi, a maggior ragione, data la chiusura degli stadi di tutto il mondo. Se oggi vogliamo, infatti, vedere una partita di calcio, dobbiamo per forza farlo seduti comodamente sul divano. Cosa, poi non così negativa, soprattutto con questo freddo. Vediamo comunque con i nostri Esperti che futuro si prospetta per vedere le partite del campionato italiano.

La situazione attuale

Attualmente sono Sky e DAZN a detenere esclusivamente i diritti per la diretta delle partite delle nostre squadre di calcio. Un duopolio, che potrebbe però presto essere spezzato dall’ennesima intuizione di Jeff Bezos. L’idea è quella di lanciare sulla piattaforma Amazon Prime anche le partite, oltre all’attuale palinsesto di film e serie televisive. Oggi, abbonarsi ad Amazon Prime costa circa 3 euro al mese e dà il diritto di vedere in chiaro molti titoli, e, altri di noleggiarli a prezzi comunque contenuti. Oltre a ciò, la possibilità di acquistare e ricevere gratuitamente, senza spese postali, in sole ventiquattrore, moltissimi prodotti in vendita proprio su Amazon. Sicuramente, l’esborso per l’acquisto dei diritti porterebbe all’innalzamento dell’attuale canone.

I due rovesci della medaglia

Amazon piomba sulla serie A per acquistare i diritti TV delle partite, ma spezzetterà ulteriormente la scelta? Vediamo di analizzare concretamente i due rovesci della medaglia. L’ingresso di un nuovo concorrente, potrebbe sicuramente portare Sky e DAZN a rivedere in basso la politica dei prezzi. Come, avviene in quasi tutti i campi in cui nasca la concorrenza dei servizi. Sicuramente sarà fondamentale anche capire a quali cifre Amazon prospetterà l’abbonamento. E, fin qui, il lato positivo.

D’altro canto, però, la possibilità, nemmeno tanto remota, che, per limitare l’ingente esborso, Bezos decida di acquistare solo determinati pacchetti. O, addirittura delle squadre specifiche. Andremmo così ad avere un mosaico di proposte, con una dispersione di partite e di piattaforme, a discapito degli utenti. Le prossime settimane saranno decisive per capire come e dove andremo ad assistere alle partite della nostra squadra del cuore nei prossimi anni.

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