L’occasione di poter diventare ricchi come in un sogno si può effettivamente realizzare. Non si tratta di trovare nel proprio giardino delle antiche monete d’oro, come è recentemente capitato, ma di trovare una pianta che ci permetta di prenderlo. Ecco perché chi trova questa pianta ha trovato una piccola miniera d’oro per l’ambiente e per il conto corrente.
Dove si trova l’oro
L’oro si può trovare o nelle rocce oppure nei corsi d’acqua che vengono giù dalle montagne. In Italia sono diversi quelli che fluendo dalle Alpi, registrano la presenza d’oro. E in questi ultimi anni non sono pochi coloro che si mettono alla ricerca di questo prezioso metallo.
Le zone più ricche d’oro sono la Val d’Aosta e il Piemonte a ridosso delle Alpi verso i confini, la Liguria e la Sardegna. C’è poi l’oro che si trova ai corsi d’acqua nelle zone alluvionali, soprattutto in Pianura Padana.
Una pianta particolare
L’Azolla Caroliniana è una felce che vive in acqua. In Asia si usa molto nelle risaie perché produce azoto utile per la crescita del riso. Recentemente in una ricerca si è scoperto qualcosa di molto interessante.
Il professore Elisha Tel-Or del Department of Agricultural Botany, dell’Università di Gerusalemme, ha scoperto che questa pianta ha un forte potere di assorbire metalli in particolare quelli pesanti. Fra i metalli vi sono il cadmio, il cromo, il rame, il nichel, lo zinco. Metalli che si trovano in genere in prossimità di scarichi industriali e che spesso illegalmente passano nei fiumi.
La caratteristica di questa pianta è di assorbirne in grandi quantità, tanto che si è prospettato di utilizzarla per ripulire le acque dagli scarichi inquinanti. Un’ottima idea considerando come sono malsane le acque dei fiumi.
Chi trova questa pianta ha trovato una piccola miniera d’oro per l’ambiente e per il conto corrente
Questa pianta ha anche la capacità di assorbire oro. Per questo motivo qualcuno sta già pensando, visto che l’oro è presente nei ruscelli di montagna, di sfruttarla. Come? Alcuni starebbero già pensando di testare un suo possibile impiego per recuperare le minuscole particelle d’oro che si perdono dalla lavorazione dell’oro. Qualora questo venisse confermato, non si troverebbero parole più esatte per definirla una pianta dalle foglie d’oro.