Una volta che si raggiunge l’età del pensionamento quanto prenderà di pensione di vecchiaia INPS chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità ? Questa è una domanda che ricorre spesso proprio nel momento in cui si ha un cambio del trattamento di tipo previdenziale. Quali sono gli aspetti principali da tener presente al momento del computo e come funziona la trasformazione.
Come funziona l’assegno ordinario di invalidità e a quanto ammonta
L’assegno ordinario di invalidità lavorativa (AOI) è un trattamento economico che l’INPS eroga in favore di alcune persone con ridotta capacità lavorativa. Tale riduzione deve descrivere un quadro sanitario ascrivibile ad una infermità fisica o mentale che comprometta i due terzi della capacità lavorativa. Il trattamento si deve ben distinguere dalla pensione di invalidità civile INPS. Quest’ultima infatti si configura come un trattamento di tipo assistenziale che non prevede un versamento minimo di contributi.
Al fine di ottenere l’assegno ordinario di invalidità, il richiedente deve aver maturato, oltre ai requisiti sanitari, una minima anzianità assicurativa. Per capire quanto prenderà di pensione di vecchiaia INPS chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità, è utile prima capire alcuni aspetti formali di questo trattamento.
La persona che vanti almeno 260 contributi settimanali di cui almeno 156 versati negli ultimi 5 anni precedenti l’istanza può presentare istanza per l’AOI. A differenza della pensione di invalidità civile, l’assegno ordinario di invalidità non prevede limiti di reddito e si riconosce per un periodo di 3 anni. Allo scadere del tempo, se sussistono le condizioni sanitarie e assicurative, è possibile richiedere un rinnovo. Inoltre, un dato importante che caratterizza l’assegno ordinario di invalidità è la sua compatibilità con l’attività lavorativa di autonomi o lavoratori dipendenti.
Ciò per garantire, secondo la Legge n. 222/1984, che la limitazione delle capacità lavorative non si traduca anche in una limitazione delle possibilità di guadagno. Tuttavia, non si deve dimenticare che tale assegno subisce una riduzione fino al 50% nel caso in cui il reddito da lavoro superi determinate soglie come si legge qui. In questi casi, dunque, quanto prenderà di pensione di vecchiaia INPS chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità ?
Cosa succede quando si raggiunge l’età pensionabile
Generalmente, il passaggio dall’assegno ordinario di invalidità alla pensione di vecchiaia INPS scatta automaticamente e avviene d’ufficio da parte dell’INPS. In tal senso si valuta il possesso dei requisiti anagrafici e del montante contributivo minimo che si prevede per il trattamento di vecchiaia.
Pertanto, nel caso in cui il contribuente abbia continuato a prestare attività lavorativa congiuntamente alla fruizione dell’assegno ordinario di invalidità, si considera tale montante contributivo. Volendo rispondere alla domanda iniziale, dunque, non esiste una quota univoca di pensione di vecchiaia conseguente all’assegno ordinario di invalidità. Il calcolo avviene sulla base dei contributi che il lavoratore ha versato. A tal riguardo, è utile precisare che l’importo dell’assegno mensile si può determinare con sistema misto, retributivo o contributivo. Questa variabile di calcolo dipende dagli anni in cui il lavoratore ha versato i contributi.