Bitcoin è salito sopra i 40.000 dollari, toccando altri nuovi massimi di tutti i tempi contro il biglietto verde americano. Ethereum è salito sopra i 1.300 dollari. Anche questa settimana è stata quindi foriera di enormi guadagni per i trader che hanno investito in criptovalute. Nel momento in cui si scrive (10 gennaio 2021, 17:33 CET), il prezzo di Bitcoin si trova leggermente al di sotto del livello dei 40.000 dollari su piattaforma Binance, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 41.350 dollari lo scorso 8 gennaio. La variazione a un anno del cross BTC/USD è salito così alla cifra monstre del +402,0%. Una quadruplicazione del prezzo, in sostanza. Senza dimenticare che, soltanto nell’ultimo mese, il prezzo è più che raddoppiato. E la sua capitalizzazione ha ormai superato quella della star azionaria mondiale del momento, Tesla, tanto per fare un confronto.
Anche Ethereum è salito in prossimità del suo massimo storico, pari a 1.392 dollari, toccato quasi tre anni fa. Sempre su piattaforma Binance, il cross ETH/USD è negoziato a 1.348,33 dollari al momento in cui si scrive, mettendo a segno un guadagno annuale del +813,27%.
Il futuro di Bitcoin, secondo la maggior parte degli esperti, non appare nient’altro che roseo. L’ultima big in ordine di tempo a dichiararsi estremamente bullish sul BTC è stata niente meno che la banca d’affari americana JP Morgan Chase & Co., i cui analisti hanno indicato nel livello 146.000 dollari l’obiettivo di riferimento di lungo periodo del criptoasset, aggiungendo che si possa ragionevolmente ritenere che il trading range 50.000 – 100.000 dollari possa essere sfruttato dalla speculazione che attende i prossimi mesi del 2021.
Bitcoin è salito sopra i 40.000 dollari
La corsa di Bitcoin non sembra però essere il frutto di una grande bolla speculativa. A sostenere il prezzo, e quindi il valore intrinseco, di Bitcoin, si stanno aggiungendo caratteristiche sempre più di natura fondamentale, come l’accettazione sistematica delle criptovalute come mezzo di pagamento per scopi transazionali. Se fino a poco tempo fa un tale uso delle criptovalute era sostenuto soltanto da una ristretta cerchia di libertari e sviluppatori, negli ultimi mesi questo utilizzo si sta facendo sempre più largo anche tra gli investitori istituzionali, che intendono trovare, tra le altre cose, una alternativa di investimento alle normali asset classes, che si ritengono essere soggette a una bolla speculativa.
Lo scorso ottobre, tanto per fare un esempio, la società di pagamenti elettronici PayPal ha annunciato che consentirà ai suoi clienti di utilizzare Bitcoin come mezzo di pagamento, per un target potenziale stimato in 361 milioni di persone in tutto il mondo, stando ai dati pubblicati dalla società relativi al terzo trimestre 2020. Inutile dire che, se il processo di accettazione delle criptovalute come valuta di pagamento nel commercio online dovesse consolidarsi, un ulteriore aumento sostanziale del prezzo sarebbe nient’altro che la logica conseguenza.”