Oggi brilla il Bitcoin mentre le Borse si muovono caute

Bitcoin

Da sempre il Congresso americano ha incarnato l’ideale di democrazia. Vero o falso che sia questo mito, ieri è stato sfatato. Così come è stato sfatato anche l’altro mito, quello dell’impenetrabilità delle istituzioni USA. Oggi brilla il Bitcoin mentre le Borse si muovono caute proprio sull’onda della sorpresa. Ieri un gruppo di sostenitori di Donald Trump ha letteralmente invaso l’edificio simbolo di Capitol Hill per contestare la ratifica dell’elezione a Presidente di Joe Biden. Un evento che per molti è stato favorito anche da una certa “debolezza” delle forze dell’ordine che sorvegliavano i lavori.

I mercati internazionali

Dopo quanto accaduto ieri, i listini, sicuri ormai della vittoria democratica, hanno deciso di restare comunque guardinghi. Oggi brilla il Bitcoin mentre le Borse si muovono caute su tutti i fronti. Infatti la moneta virtuale supera i 37.800 dollari di valore segnando un nuovo record. Intanto sui mercati, una manciata di minuti dopo le 13, il Dax guadagna lo 0,43% ma è solo un’eccezione nel panorama europeo, insieme al Cac 40, a +0,24%. Sul fronte anglosassone, invece, il Ftse 100 perde lo 0,4% mentre i listini a stelle e strisce sono in positivo. I futures di Wall Street, infatti, viaggiano con un +0,3% sull’S&P 500, un +0,17% sul Dow e un +0,63% sul Nasdaq.

Piazza Affari

Per Piazza Affari la musica è differente. Infatti alle 13.10 il listino milanese perde lo 0,2%. Sul fronte dei rating, dopo la pausa dell’Epifania, gli analisti consigliano alcuni acquisti. In casa Equita conquistano un rating buy nomi come Buzzi Unicem (target fissato a 26,70 euro), Eni (MIL:ENI) (10 euro), Fca (20,50 euro) e Italmobiliare (34,80 euro).

Gli eventi più importanti nel calendario

Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati macro di oggi un’attenzione particolare è rivolta agli ordini all’industria tedeschi di novembre, a +2,3% contro il precedente 3,3%. Interessante è anche il dato sui prezzi al consumo italiani (dicembre) che sul raggio m/m hanno visto un +0,3% contro il precedente -0,1%.