Insomma con la ultima manovra del Governo, il Superbonus al 100% è stato prorogato fino al 2023. Per far ciò, è stata messa a disposizione una disponibilità di 7,5 miliardi di euro. Quindi, avremo per due anni in più, la possibilità di avvalerci del beneficio per le ristrutturazioni, per gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico. Insomma, tutti quegli interventi, rientranti nel Superbonus, che consentono di effettuare interventi strutturali con incentivi statali. Ciò significa anche una proroga di due anni, per il credito d’imposta, maggiorato al 110%. A stabilirlo è stato un emendamento alla manovra 2021, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.
La previsione di spesa prevede un impegno di 7,5 miliardi di euro ed estende il bonus fino al 30 giugno 2022. A ciò si aggiunge la scappatoia degli ulteriori 6 mesi di proroga per chi ha già sostenuto le spese dal 1 luglio 2022, così da arrivare al 2023.
Come viene assicurato il benefici
Ebbene, la notizia positiva è che il Superbonus al 110% è stato prorogato fino al 2023. Ma la proroga va di 6 più 6 mesi, fino alla fine del 2022, con gli ultimi sei mesi concessi per il completamento dei lavori. In altri termini, se entro giugno 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione al 110 spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Senonchè, sono state previste 3 fasce:
1) i condomini che a giugno 2022 hanno fatto il 60% dei lavori possono concludere entro il 31 dicembre 2022.
2) Le case unifamiliari e quelle con accesso autonomo devono ultimare i lavori a giugno 2022;
3) le case popolari che a dicembre 2022 hanno completato il secondo stato di avanzamento dei lavori possono concludere entro giugno 2023. Inoltre, il provvedimento ha prorogato l’applicazione della detrazione al 110% dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022. Trattasi di importo da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e in 4 quote annuali di pari importo per la parte di spesa sostenuta nel 2022. Infine, tra i soggetti beneficiari dell’agevolazione ci sono anche le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione. Esse possono chiedere il bonus per gli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate. E ciò anche se si tratti di immobili posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Per il resto, la disciplina è la medesima.
Entra nella dichiarazione dei redditi
Altra novità è che il Superbonus e le misure anti-Covid entrano nelle dichiarazioni dei redditi. Ciò in quanto, come spiega l’Agenzia delle Entrate, il nuovo modello 730, per pensionati e lavoratori dipendenti, recepisce le novità normative riguardanti l’anno d’imposta 2020. In particolare, si va dal trattamento integrativo per i redditi da lavoro dipendente e assimilati al Superbonus.
Inoltre, sempre nella dichiarazione entra la detrazione delle spese per il rifacimento delle facciate degli edifici, la detrazione d’imposta per erogazioni liberali a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza Covid-19, il bonus vacanze, il credito d’imposta per l’acquisto di monopattini elettrici e servizi per la mobilità elettrica.