La redazione di Proiezionidiborsa segnala ai propri Lettori un’imminente scadenza. Si fa riferimento al caso possibile in cui l’INPS sospende la NASPI 2021 se non si presenta questo documento entro il 31 gennaio 2021. Invero, può succedere che si attende invano il pagamento nel primo mese del nuovo anno. Ciò potrebbe dipendere dalla mancata presentazione di una comunicazione che spesso sfugge. Ancor più rilevante, è se durante l’anno precedente sono stati percepiti redditi occasionali o da lavoro autonomo.
La NASPI, erede del concetto italiano di “indennità di disoccupazione”, è una misura di sostegno del reddito tra le più famose. Interviene quando cessa un rapporto di lavoro, onde consentire al cittadino di sostentarsi fin quando non si ricolloca. È predisposta per una categoria particolare di lavoratori:
a) soci lavoratori di società cooperative con contratto di lavoro subordinato;
b) apprendisti;
c) artisti ma con contratto di lavoro;
d) dipendenti di pubbliche amministrazioni a tempo determinato.
Requisiti e documenti
a) Trovarsi in stato di disoccupazione involontario;
b) aver maturato nei 4 anni precedenti l’inizio dello stato di disoccupazione almeno 13 settimane di contributi;
c) aver svolto almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.
I documenti necessari al fine della presentazione della domanda, sono: il documento di riconoscimento, le ultime buste paga e la lettera di licenziamento. Per i lavoratori a tempo determinato anche il contratto di assunzione. Dopo l’accettazione della domanda, il cittadino viene convocato dall’ANPAL per iniziare la ricollocazione sul mercato del lavoro.
L’INPS sospende la NASPI 2021 se non si presenta questo documento entro il 31 gennaio
Durante il corso della vita della NASPI, il percettore potrebbe lavorare occasionalmente, soprattutto quale lavoratore autonomo. Tali redditi dovranno essere dichiarati all’INPS. In verità, ciò si desume dalla circolare INPS 94/2015. La stessa recita che “all’inizio di ogni nuovo anno a partire dal secondo, il percettore dovrà fornire una comunicazione del reddito presunto tramite il modello NASPI-com entro il 31 gennaio”. È bene precisare, che la mancata comunicazione determina la sospensione e non la decadenza dal beneficio. Se dovesse accadere la sospensione, al mal capitato, basterà inviare la comunicazione e i pagamenti riprenderanno regolarmente. Ad ogni modo l’Ente dovrebbe segnalare la mancanza. Si precisa, infine, che tale comunicazione sarà doverosa per coloro che hanno percepito e segnalato nell’anno precedente all’INPS i redditi da lavoro autonomo. E ciò, anche se non si prevedono redditi occasionali per il 2021.
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