Buone notizie arrivano per questa categoria di professionisti a partire dal 2021. Con l’anno nuovo anche gli avvocati potranno utilizzare gli eventuali crediti vantati nei confronti dell’Erario per pagare i contributi dovuti alla Cassa Forense.
A confermare questa nuova modalità di pagamento, ancora sconosciuta a molti, è lo stesso Ente Previdenziale che ha aggiornato la notizia sulla sua pagina ufficiale lo scorso 17 dicembre 2020.
I Consulenti di ProiezionidiBorsa, quest’oggi, illustreranno ai Lettori la nuova procedura spiegando come dal 2021 anche questi professionisti potranno non pagare i contributi a questa condizione.
La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense
La Cassa Nazione di Previdenza e Assistenza Forense meglio nota come Cassa Forense è l’Ente Previdenziale italiano istituito nel 1952 in favore degli avvocati. Dalla sua istituzione ad oggi, la storia della Cassa Forense si è costellata di continue trasformazioni.
Trasformazioni inevitabili al fine di consentire anche l’adeguamento dell’Ente alle riforme del sistema previdenziale nazionale che hanno a loro volta inciso su quello forense.
Originariamente l’iscrizione alla Cassa era obbligatoria solo per gli iscritti all’Albo che esercitavano in modo continuativo la professione. E che raggiungevano determinati redditi.
Oggi, tutti gli avvocati che nel nostro Paese sono iscritti agli Albi forensi devono obbligatoriamente iscriversi alla Cassa Forense. Secondo quanto stabilito dalla nuova legge professionale forense (Legge 247/2012).
La Cassa a fronte del pagamento dei contributi assicura agli avvocati e ai loro superstiti un trattamento previdenziale. E non solo. Rientrano tra le sue funzioni anche l’erogazione in favore degli iscritti e dei loro congiunti, di trattamenti assistenziali. Nonché forme di previdenza integrativa.
Collaborazione tra Agenzia delle Entrate e Cassa Forense
Dopo non poche difficoltà, finalmente, lo scorso 15 ottobre 2020, si è giunti ad una svolta importante. Ma soprattutto vantaggiosa per gli iscritti alla Cassa Forense.
La Commissione Formazione e Informatica Giuridica con la collaborazione del D.G. e dei Responsabili dei Servizi Informatico ed Amministrativo ha positivamente valutato la proposta di convenzione per il pagamento dei contributi tra l’Agenzia delle Entrate e la Cassa Forense.
A partire dal 2021, gli avvocati potranno non pagare o, meglio, potranno compensare i contributi minimi in scadenza il 28/02, 30/04/, 30/06 e 30/09/2021 a questa condizione.
L’iscritto alla Cassa dovrà vantare dei crediti nei confronti dell’Erario. E pertanto potrà compensare gli stessi ed utilizzarli per pagare i contributi.
Questo varrà anche per le due rate in autoliquidazione del Modello 5/2021 in scadenza il 31/07 ed il 31/12/2021.
Dal 2021 anche questi professionisti potranno non pagare i contributi a questa condizione
La procedura, assicura la Commissione Formazione e Informatica Giuridica, sarà semplicissima e avverrà tramite F24 già personalizzato.
Presto la Cassa Forense predisporrà una campagna informativa che, anche grazie a dei video-tutorial, spiegherà la procedura rendendola accessibile a tutti gli interessati.
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