In moltissimi stanno commettendo questo errore che potrebbe compromettere la richiesta del cashback

cashback di Stato

Dopo i continui rinvii sembra che l’extra cashback di Natale sia finalmente realtà. Questa operazione si inserisce nel piano messo in atto dal Governo per combattere l’evasione fiscale incentivando l’utilizzo di carte e, in generale, di pagamenti elettronici.

È un’operazione che ha il duplice scopo di combattere l’evasione fiscale e premiare chi utilizza questi mezzi di pagamento con un cashback del 10% fino a 150 euro. Da qualche giorno gli italiani, infatti, sono indaffarati a scaricare l’applicazione IO. Questa applicazione è necessaria per riuscire a registrarsi e per ottenere il rimborso.

Nei primi giorni, però, a seguito di malfunzionamenti, si sono registrate diverse problematiche nella registrazione. Alle difficoltà per registrarsi al portale IO va aggiunto il fatto che negli store sono apparse diverse applicazioni con una denominazione simile a quella ufficiale.

In moltissimi stanno commettendo questo errore che potrebbe compromettere la richiesta del cashback

In seguito all’annuncio dell’arrivo del cashback sono, infatti, apparse moltissime applicazioni che rischiano di mettere in difficoltà gli utenti. Infatti, le classifiche fornite dall’Apple Store registrano che moltissimi italiani stanno scaricando l’applicazione sbagliata, pagandola.

Queste applicazioni, “Cashback di Stato-Italia” e “Cashback di Stato Italia App”, hanno un costo di 0.99 cent e 0.45 cent e servono soltanto per calcolare il 10% di una cifra.

Ovviamente, l’applicazione originale della Pubblica Amministrazione è completamente gratuita. Qualsiasi altra a pagamento non sarà quella ufficiale. Chi ha creato queste applicazioni ha, sicuramente, giocato sul fatto che l’utente distratto avrebbe scaricato l’applicazione sbagliata, così è stato.

Metodi alternativi per partecipare

Si ricordi che, in ogni caso, è possibile partecipare al cashback di Stato semplicemente utilizzando delle applicazioni diverse. Infatti portali come Satispay, Nexi Pay, Postepay, Bancoposta o American Express hanno attivato il servizio a prescindere dall’applicazione IO.

Attenzione agli errori che potrebbero compromettere la richiesta del cashback di Stato. È, infatti, fondamentale tenere sempre gli occhi ben aperti soprattutto quando si tratta di dover pagare qualcosa che si rivelerà essere una mini truffa.

Abbiamo visto, dunque, perchè in moltissimi stanno commettendo questo errore che potrebbe compromettere la richiesta del cashback.