I mercati aspettano la FED con il sorriso. Intanto i PMI danno una mano

Piazza Affari

Fiducia all’orizzonte per quello che potrà dire in serata il numero uno della Banca Centrale statunitense, Jerome Powell. Sull’onda di quanto deciso dalla BCE e, dunque, di un nuovo approccio estremamente accomodante, le Borse sperano di trovare nuova linfa dalla FED. Ancora di più adesso che, con il cambio della guardia alla Casa Bianca, dissidi e veleni tra il Presidente ed il governatore potrebbero essere solo uno spiacevole ricordo. Senza contare che nella squadra di Joe Biden è presente quella stessa Janet Yellen che fu a sua volta a capo della Banca Centrale. Anche per questo i mercati aspettano la FED con il sorriso. E a dare una mano ci sono anche i numeri dei dati PMI europei.

I mercati internazionali

Ad ogni modo nella tarda mattinata i mercati europei registravano un segno più diffuso. A cominciare dal Dax di Francoforte che arrivava a superare l’1,65%. Lo stesso dicasi per il Cac 40 fotografato a 0,8% nello stesso momento. Non ultimo il Ftse 100 che, anzi, vanta alle 12.40 un saldo, seppur parziale, di 1,2%. Dagli USA non cambia la musica. I futures dei maggiori indici registrano tutti e tre un vantaggio dello 0,3%.

Piazza Affari

I mercati aspettano la FED con il sorriso. Idem fa Piazza Affari che viaggia sopra lo 0,9%. Sul fronte dei rating, gli analisti di Intesa SanPaolo consigliano di comprare (buy) titoli come Anima Holding (target fissato a 4,60 euro) oppure Erg (30 euro), Leonardo (6,20 euro) e Telecom Italia (MIL:TIT) (0,54 euro).

Gli eventi più importanti nel calendario

Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati macroeconomici pubblicati oggi di particolare interesse è quello del fatturato all’industria italiana ad ottobre. Dopo il precedente -2,9% (m/m) adesso si può festeggiare con un +2,2%. Bene anche quello degli ordini all’industria, sempre di ottobre (m/m) che dal precedente -5,6% passa ad un 3% netto. Come detto anche i numeri PMI europei danno una mano al rialzo.