Ecco i fortunati che riceveranno assegni INPS più alti sulle pensioni del 2021

INPS

Secondo i più recenti disegni legislativi ecco i fortunati che riceveranno assegni INPS più alti sulle pensioni del 2021. Insieme agli Esperti di Redazione individueremo i beneficiari dei prossimi aumenti sul rateo pensionistico. Abbiamo risposto nell’articolo precedente ai Lettori che chiedevano “A chi spetta e a quanto ammonta l’assegno sociale INPS 2021”. Ciò perché l’assegno che l’INPS eroga ai percettori di trattamento previdenziale può cambiare per svariate ragioni. Per alcuni contribuenti l’importo del rateo mensile sarà più basso a causa del coefficiente di trasformazione che si applica al montante contributivo del lavoratore.

Se si adotta il criterio del sistema contributivo per calcolare l’importo dell’assegno previdenziale il percettore di pensione subirà penalizzazioni. Secondo la normativa presente nella circolare 6/2020 dell’INPS ciò dipende proprio dalle oscillazioni dei valori del coefficiente di trasformazione. Ne consegue che alcuni subiranno tagli, invece ecco i fortunati che riceveranno assegni INPS più alti sulle pensioni del 2021. L’aumento dell’importo avverrà in base al trattamento minino che spetta a ciascun contribuente in pensione. Si prenderanno come riferimento 6 aliquote relative all’assegno previdenziale minimo e si adegueranno gli importi del 2021.

Ecco i fortunati che riceveranno assegni INPS più alti sulle pensioni del 2021

L’aumento delle pensioni segue il criterio dell’adeguamento al costo della vita. Ciò significa che l’importo della pensione deve consentire a chi la percepisce di  poter sostenere le spese minime per condurre uno stile di vita dignitoso. Pertanto se aumentano i prezzi dei generi alimentari, delle utenze domestiche, degli affitti e di altre voci di spesa irrinunciabili, cresce anche l’assegno pensionistico.

I contribuenti fortunati cui spetta l’aumento sono anzitutto quelli il cui rateo sarà oggetto di rivalutazioni. La rivalutazione al 100% spetta a chi percepisce un rateo previdenziale non superiore a 4 volte il trattamento minimo. Quella al 77% ai percettori di assegno INPS non oltre 5 volte il trattamento minimo e al 52% ai ratei non oltre 6 volte. E di seguito a scemare a seconda dell’importo pensionistico che si percepisce con cadenza mensile.