Tre incredibili spezie meno conosciute da provare in cucina

macis

Con l’arrivo in Italia di sempre più ristoranti di cucina esotica ci stiamo appassionando alle spezie. Queste, però, non sono sempre facili da reperire e al supermercato non c’è spesso molta scelta.

Le spezie più comuni sono solitamente curry, zenzero, pepe, noce moscata e curcuma. Il mondo delle spezie è tuttavia molto più vasto e permette di sperimentare con gusti nuovi. Queste tre incredibili spezie meno conosciute da provare in cucina possono rivoluzionare i nostri piatti!

La galanga

La galanga, il cui nome scientifico è “Alpinia galanga”, è originaria del Sud-Est asiatico. È molto diffusa in quell’area e ormai molto poco utilizzata altrove. In passato era usata perfino nell’Antico Egitto e anche qui in Europa durante il Medioevo. Entrò però in disuso e pochissimi oggi la conoscono.

La galanga ricorda lo zenzero sia per aspetto che per gusto. La parte che viene utilizzata, infatti, è il rizoma come per lo zenzero. Secondo alcune tradizioni cinesi, persiane e afro-americane, la galanga ha anche proprietà curative.

Il macis

Il macis è la parte interna del frutto di una pianta che già conosciamo. Questa è la “Mystica fragrans”, il cui seme chiamiamo noce moscata. Proveniente dalle isole Molucche, il macis ha un gusto simile a quello della noce moscata. Le sue note sono, però, più lievi e delicate.

Il suo aspetto ricorda quello di un fiore, ha un colore rosso accesso e avvolge il seme. Il fiore viene conservato seccato e assume un colore giallo-arancione. In cucina il macis può essere utilizzato in diversi modi. Può essere aggiunto a zuppe e risotti o venir grattugiato direttamente sulle pietanze. È, però, perfetto per dare un tocco in più anche ai prodotti da forno come il pane.

I grani del paradiso

Gli ultimi tra le tre incredibili spezie meno conosciute da provare in cucina sono i semi del paradiso. Con questo nome accattivante viene indicato l'”Afromomum melegueta”, che appartiene alla famiglia dello zenzero.

Questa spezia proviene dall’Africa occidentale e, nell’aspetto, ricorda il pepe. Sono, infatti, i semi, sotto forma di grani, a venire utilizzati. È noto anche come “pepe melegueta” o “granaglia di Guinea”. Anche nel gusto ricorda il pepe, ma con un retrogusto più agrumato. Oltre ai suoi utilizzi in cucina, in Norvegia è adoperato per insaporire alcune birre e l’acquavite.