Chi definisce l’importo delle spese condominiali

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La Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato in un recente articolo le diverse spese che interessano i proprietari degli immobili. Oltre al prezzo da pagare per acquistare una proprietà, vanno infatti considerate anche le tasse e le altre spese ricorrenti. In molti casi, la somma di questi costi contribuisce a rendere piuttosto oneroso possedere una casa e ne penalizza l’eventuale rendita. In questo articolo analizzeremo proprio alcuni aspetti relativi alle spese di gestione e individueremo chi definisce l’importo delle spese condominiali. L’articolo 1117 del codice civile e la successiva Legge 220/2012 disciplinano i rapporti tra condomini e la figura dell’amministratore di condominio. La normativa stabilisce con precisione a chi spettano le decisioni sulle varie tipologie di spese comuni e quando deve intervenire l’assemblea.

Quando a decidere è l’amministratore

La Legge 220/2012 stabilisce i casi in cui l’amministratore può decidere quali spese sostenere per il condominio che gestisce. Tra esse rientrano le spese di ordinaria amministrazione, ovvero i costi connessi alla normale fruizione degli spazi comuni. L’amministratore ha quindi piena libertà di effettuare piccole riparazioni e di ripristinare la funzionalità di beni come l’ascensore o il portone condominiale.

All’amministratore spetta anche il compito di provvedere alle spese urgenti che quindi può deliberare in autonomia senza attendere l’assemblea. Si pensi, ad esempio, al ripristino di un passo carrabile danneggiato o alla rimozione di un albero pericolante. Il codice civile prevede comunque che l’amministratore rendiconti successivamente ai condomini le spese sostenute. Questo perché chi definisce l’importo delle spese condominiali in ultima istanza è sempre l’assemblea che rappresenta la proprietà dello stabile.

Chi definisce l’importo delle spese condominiali

L’amministratore ha quindi facoltà di anticipare alcune decisioni che dovrà comunque sempre portare in approvazione in sede di assemblea. Sarà sempre quest’ultima a deliberare ogni esborso economico e ad approvare le previsioni per gli esercizi successivi. Esistono comunque delle voci di costo che richiedono sempre un’approvazione da parte della maggioranza dei condòmini. Si tratta delle spese di ordinaria e straordinaria amministrazione. Ovvero dei costi inerenti alla ristrutturazione di determinati spazi o a modifiche della loro destinazione d’uso. In linea generale, quindi, chi definisce l’importo delle spese condominiali sono i proprietari dei singoli appartamenti riuniti in assemblea. All’amministratore compete la possibilità di anticipare solo alcune decisioni con il successivo obbligo di ratifica da parte dell’assemblea.