L’amore e l’affetto sono quasi impossibili da categorizzare. Non esistono etichette fisse e, a volte, descrivere quello che proviamo è molto difficile. Non abbiamo quasi mai dubbi su ciò che proviamo per i nostri amici o i nostri genitori. Quando, però, si parla di partner romantici, la questione cambia. Siamo, infatti, spesso, attanagliati da domande.
Sarà quello giusto? È davvero amore quello che provo? Mi piace o lo amo? Lo vedo solo come un amico? Purtroppo è difficile guardarsi dentro e capire cosa si prova. Ecco qual è la differenza tra voler bene e amare davvero per non avere più dubbi.
Le differenze tra voler bene e amare
All’inizio di una relazione siamo spesso molto egoisti. È proprio in questa caratteristica che si nasconde la principale differenza tra l’amare davvero una persona o volerle semplicemente bene.
L’amore è completamente altruista e non ha doppi fini. Quando amiamo qualcuno vogliamo il suo bene a qualunque costo. Siamo disposti, quindi ,a mettere i nostri bisogni in secondo piano. Riusciamo, inoltre, anche a immaginare una vita con il nostro partner.
Per quanto roseo, un futuro insieme richiederà anche compromessi e perdita della libertà tipica dei single. Chi è solo attratto dal proprio partner, probabilmente, ha invece un approccio più egocentrico. È meno interessato a ciò che l’altra persona desidera davvero.
Il focus è più incentrato sul soddisfare i propri bisogni ed essere felice grazie a quella persona. Riversiamo, inoltre, aspettative sull’altro che spesso vengono deluse. Quando vogliamo bene a questa persona solo come a un amico, inoltre, ci è difficile immaginarci un futuro insieme, dedicato solo a lei.
Amore e attrazione secondo al scienza
Ci viene, però, in aiuto anche la scienza. Ecco qual è la differenza tra voler bene e amare davvero per non avere più dubbi secondo alcuni studi.
Una ricerca dell’University of Chicago spiega che, a seconda dei nostri sentimenti, cambia anche il modo in cui muoviamo gli occhi. I soggetti che provavano sentimenti romantici guardavano principalmente il volto delle persone ritratte in alcune foto. Quando, invece, era l’attrazione a farla da padrone gli occhi vagavano sul resto del corpo. Anche la chimica fa la sua parte.
Secondo la dottoressa Helen Fisher e il suo team, quando si parla di attrazione produciamo dopamina, norepinefrina e serotonina. Il vero amore, così come gli altri affetti stabili, quali amici e famigliari, causano la produzione di ossitocina e vasopressina. L’ossitocina è l’ormone responsabile della creazione dei legami, come quello tra madre e il neonato.