Con il nuovo DPCM è stata reintrodotta l’autocertificazione per gli spostamenti. Muoversi all’interno delle varie regioni è possibile solo se strettamente necessario e per motivi veramente importanti.
Da ieri le regioni Abruzzo, Toscana, Liguria, Basilicata e Umbria, da zone gialle sono passate ad arancioni. Tra le rosse invece si aggiunge la Provincia autonoma di Bolzano. E la paura di un nuovo lockdown nazionale si inizia a respirare nell’aria. Per muoversi dunque è necessaria l’autocertificazione e un valido motivo, ma cosa si rischia se si va in giro con una autocertificazione falsa?
L’autocertificazione del nuovo DPCM
Il foglio è un PDF che è possibile scaricare dal sito del Ministero dell’Interno ed editare comodamente tramite il proprio computer. Per quelli più tecnologici è possibile farlo anche tramite smartphone. Questo documento, e solo questo, permette i vari spostamenti. Sul modello, i cittadini italiani dovranno scrivere i motivi dello spostamento e in caso di fermo consegnare il file stampato alle forze dell’ordine che faranno tutti gli accertamenti del caso.
Se si circola senza motivo le multe sono molto salate, e possono andare dai 400 euro fino ai 1.000 euro. Se si esce senza modulo compilato è possibile incorrere in multe anche più elevate. E cosa si rischia se si va in giro con una autocertificazione falsa?
Falsificare il modulo è un reato
Se si circola con un documento di autocertificazione falso si incorre in un bel reato. E questo potrebbe costare molto. Chiunque venga trovato con una documentazione falsa potrebbe rischiare l’arresto, con una pena fino a 6 anni. E oltre a ciò anche la normale multa che va dai 400 euro ai 1.000 euro. Quindi prima di falsificare il modulo è importante informarsi bene su quali possono essere le conseguenze cui si andrebbe incontro e che è meglio evitare.
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