Prende forma il decreto legge Ristori Due (n. 149/2020), approdato lunedì 9 novembre in Gazzetta Ufficiale. Il Bonus Ristori Due mira a indennizzare alcune attività operanti nelle zone rosse o arancioni del Paese.
Arrivano i bonus per venditori ambulanti, estetisti, bar, alberghi e tanti altre categorie
In particolare il ristoro è previsto per alberghi (con sede fiscale o operativa in Italia); gelaterie e pasticcerie, ambulanti; bar e altri esercizi simili privi di cucina.
Per tutte queste attività, l’aiuto a fondo perduto sale al 200%.
La grande novità è che il bonifico arriverà per la prima volta in automatico anche ad altre attività che operano in aree soggette a lockdown e hanno partita Iva alla data del 25 ottobre 2020.
Le altre categorie che riceveranno l’indennizzo
Il provvedimento dispone, che a prendere l’indennizzo siano, tra gli altri, anche i sexy shop, gli antiquari, le case d’asta e i venditori al dettaglio di filati, tende e tappeti; carte da parati; cristallerie e vasellame.
Tra i nuovi beneficiari, compaiono, inoltre, i grandi magazzini e tutta una serie di operatori del commercio al dettaglio. Sono stati inseriti anche i venditori ambulanti e coloro che erogano alcune tipologie di servizi alla persona, come gli estetisti, i centri specializzati in manicure e pedicure, i tatuatori, le agenzie matrimoniali.
L’indennizzo economico ci sarà pure per i centri di toelettatura e cura (non veterinaria) degli animali da compagnia.
Arriverà anche alla galassia dei servizi alla persona con codice NCA, in cui rientrano: i domestici (lavoratori autonomi), i bagnini, i parcheggiatori, i lustrascarpe e i gestori delle macchinette con monetina. In questo ultimo caso solo a quelle che erogano servizi come fototessere, pesa persona, misurazione della pressione o armadietti a chiave.
Gli importi dei bonus che arrivano per venditori ambulanti, estetisti, bar, alberghi e tanti altre categorie
Gli indennizzi sono in funzione di ricavi o compensi relativi all’esercizio precedente all’entrata in vigore del dl. Il dl prevede bonifici pari al 20% per chi non supera i 400mila euro di ricavi; del 15% per chi li supera e arriva a un milione di euro; del 10% per chi fattura più di un mln di euro.