Ogni casa dovrebbe avere un posto dove custodire i medicinali. Le soluzioni da adottare possono essere molteplici, ma non tutte riescono a garantire le elementari norme di sicurezza.
Il luogo migliore per conservare i farmaci è un armadietto inaccessibile a bambini, estranei e anziani non autosufficienti. Un luogo al fresco e al riparo dalla luce, meglio se dotato di chiusura a chiave.
Perdiamo l’abitudine di conservare medicine sul comodino o sul ripiano della cucina. Gli Esperti di Salute e Benessere di ProiezionidiBorsa ci spiegano perché non conviene tenerle sempre in vista e a portata di mano.
Evitare ansie e confusioni tra prodotti
In questo periodo così delicato, è meglio evitare le ansie e le confusioni. Non bisogna mettersi a leggere ossessivamente i foglietti illustrativi. Il nostro medico di famiglia, o lo specialista, hanno prescritto un farmaco idoneo per la cura. I dosaggi prescritti possono essere inferiori a quelli riportati nei foglietti, dunque non bisogna aumentarli da soli
Controllare, invece, le avvertenze, gli effetti collaterali e i casi di intolleranza e allergia. Tirare fuori le medicine solo quando è ora di prenderle e impostare sveglie telefoniche per non dimenticarsi di farlo all’orario giusto.
Attenzione i farmaci si devono conservare nel modo giusto
Tenere i farmaci nella scatola è importante anche per un altro motivo. Sovente capita che i nomi di fantasia dei medicinali inventati dalle aziende, senza alcun riferimento scientifico, non vengano riportati anche sul blister, cioè l’involucro di alluminio che sigilla pillole e capsule. Tutto ciò crea una situazione che aumenta notevolmente il grado di confusione per il consumatore.
Rispettare temperature e confezioni
Le medicine devono essere conservate a una temperatura comprensiva tra gli 8 e i 30 gradi, salvo indicazioni riportate in etichetta. Tenerle in frigo se è previsto, altrimenti al fresco, non su mensole sopra il calorifero o su ripiani esposti al sole. Non si devono scambiare i contagocce o i misurini tra un prodotto e l’altro, anche se siamo più comodi. Il rischio è quello di modificare il dosaggio.
Evitare le scorte e i doppioni
Attenzione, i farmaci si devono conservare nel modo giusto. Non dobbiamo acquistare doppioni di testa nostra e neanche fare scorte eccessive di articoli deteriorabili. I colliri, per esempio, se non sono in dosi monouso, vanno utilizzati al massimo per quindici giorni, poi perdono la sterilità.
Terminata una cura, eliminare tutto
Terminata una cura, eliminare tutto. Se si prevede di ricominciarla entro breve tempo, conviene conservare le medicine nella loro confezione originale, tenendo d’occhio la data di scadenza.
Non bisogna spostare i medicinali dall’armadietto ufficiale a un altro meno importante. Per esempio, sotto al lavandino del bagno, dove sono conservati prodotti come ammoniaca o trielina. Perché i vapori di smacchiatori e detergenti possono alterare i medicinali.
Meglio buttare subito tutte le confezioni di medicinali che non si usano più, in particolare gli sciroppi e i medicinali in gocce, che sono più soggetti a rapido deterioramento.