Durante il lockdown primaverile, quasi tutti abbiamo sperimentato lo smart working. Hanno fatto eccezione solo i lavoratori delle industrie che non potevano chiudere, come quella alimentare. Ma quasi nessuno era abituato a lavorare da casa, anche se stava solo davanti ad un computer. Perciò all’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa ci siamo chiesti quali fossero le difficoltà incontrate dalle persone mentre effettuano questa, per molti nuova, modalità di lavoro. Ecco quindi quali sono le più grandi difficoltà del lavorare in smart working.
Cosa abbiamo trovato? Lo staccarsi dal lavoro è la maggiore difficoltà per il 22% delle persone. Seguono, in rigoroso ordine percentuale, la solitudine per il 19% della gente e la difficoltà di collaborare e/o comunicare al 17%. Continuando verso le cose che preoccupano di meno abbiamo le distrazioni a casa per il 10%, differenti fusi orari dal team di lavoro e rimanere motivati per l’8% dei lavoratori. Chiudono la classifica il tempo di prendersi una pausa per il 7% e una connessione wi-fi affidabile per il 3%. Perché non dappertutto, anche nel mondo sviluppato, ci sono connessioni al top.
Le più grandi difficoltà del lavorare in smart working
Altre statistiche sono interessanti, riguardo a questo nuovo mondo che vede la gente ormai lavorare ben più da casa che dall’ufficio. Alcune sono pure stupefacenti, se quelle delineate prima non lo erano abbastanza. Soltanto il 15% dei datori di lavoro paga la connessione internet dei propri dipendenti, lo sapevate? E solo il 21% dei datori di lavoro paga la bolletta del telefono dei propri collaboratori, che sia un fisso od uno smartphone, se questa modalità è necessaria per espletare le proprie funzioni lavorative. C’è da dire che per molti imprenditori, ed anche per molti governi, queste modalità di lavoro sono completamente nuove. Si spera, quindi, che queste discrasie si risolvano col tempo.
Centinaia di milioni di lavoratori, nel mondo, svolgono ormai una qualche forma di smart working. Ed anche se avere l’ufficio in casa può essere comodo, come abbiamo visto, non è una cosa che non abbia riflessi negativi.
Concludiamo con la statistica più stupefacente. Nonostante tutto quello che abbiamo evidenziato, il 98% dei lavoratori da remoto vorrebbe continuare così. Forse non completamente da casa per sempre. Ma almeno qualche giorno a settimana, per tutta la carriera, anche sì.