Gli incubi sono sogni spaventosi che ci fanno sentire agitazione, paura, ansia, stress o vero e proprio terrore.
La definizione di incubo è cambiata nei secoli. Fino alla fine del 1700 era comune descriverlo come un disturbo in cui, durante il sonno, si percepisce un gran peso sopra di sé. Non c’è trasposizione migliore di questo aspetto dell’incubo che il dipinto di Johann Heinrich Füssli, realizzato nel 1781. Ne esistono diverse versioni, in tutte si vede una giovane donna addormentata, la testa e le braccia abbandonate in modo innaturale. Sopra di lei siede un mostro che le schiaccia l’addome e il torace, lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Sullo sfondo emerge la testa di una cavalla, dall’aspetto quasi fantasmatico.
La percezione di un peso sul petto, di terrore e addirittura impossibilità a muoversi, sono esperienze comuni. Ancor più intense del semplice incubo, spesso vi si accompagnano: succede a chi soffre di terrore notturno, allucinazioni ipnagogiche e paralisi nel sonno.
Perché faccio sempre gli incubi?
Ti sei posto questa domanda? Sei in buona compagnia. Tutti sogniamo e tutti facciamo incubi, ma per qualcuno accade così spesso e con tale intensità da diventare un problema. È più frequente nei bambini e nelle persone che si sentono particolarmente vulnerabili. La frequenza di certi sogni e la paura che scatenano possono arrivare a causare riluttanza ad addormentarsi.
Perché sogniamo? I sogni sono oggetto di studio della psicanalisi e delle neuroscienze, ma molti aspetti sono ancora da svelare. Possiamo dire che le immagini e le sensazioni che il cervello ci fa rivivere nel sonno intrecciano episodi di vita recenti con memorie del passato. È un’attività normale, che anche nella fase REM continua in alcune aree: il talamo, la corteccia prefrontale e la corteccia cingolata posteriore.
La fase del sonno in cui accadono gli incubi
Gli incubi arrivano quasi sempre nella fase REM, nello specifico quando gli intervalli si allungano. Significa generalmente a metà del sonno.
Quando andiamo verso il risveglio, le memorie dei sogni si consolidano e così una volta svegli ricordiamo le immagini sognate, incluse le più terrificanti.
Se i sogni belli sono pochi e gli incubi incredibilmente frequenti, potrebbe essere indice di stress e ansia. Ma anche di sonno irregolare, addirittura di sonni troppo lunghi, o dell’interferenza di farmaci o altre sostanze.
A chi fa spesso incubi possiamo suggerire di indagare alla ricerca di malesseri sconosciuti. Forse c’è qualcosa nella vita da sbloccare, o emozioni inespresse da liberare.
Il team di esperti di ProiezionidiBorsa consiglia inoltre di adottare le buone abitudini che migliorano la qualità del sonno.
Cosa dice la scienza
Stando agli studi a disposizione, la maggior predisposizione agli incubi si associa ad alti livelli di preoccupazione e senso di vulnerabilità durante la veglia. Anche una maggior durata del sonno facilita gli incubi. Se sei incline all’ansia e cerchi di fuggire alle preoccupazioni dormendo troppo, potresti aver trovato la risposta alla domanda: perché faccio sempre gli incubi?
Episodi più gravi sono quelli associati a spersonalizzazione, episodi di allucinazione e paranoia, disturbo da stress post-traumatico. Specialmente quest’ultimo, conosciuto anche come PTSD, post-traumatic stress disorder, vede gli incubi eccessivamente frequenti tra i sintomi indicatori.
I traumi emotivi sono indubbiamente causa di incubi ricorrenti e disturbi del sonno, inclusi terrori e paralisi notturne. In queste persone l’amigdala, area del cervello che riconosce le minacce e gestisce la paura e altre emozioni, è particolarmente attiva.