Le aziende del settore moda nel periodo estivo hanno registrato un tracollo. Il 62% delle imprese ha segnato un calo delle entrate rispetto al 2019. Il Covid uccide il bello e il Made in Italy della moda. L’altra fetta della torta si completa con il 22% che ha avuto una stabilità di entrate mentre il 16% ha ottenuto un incremento degli introiti.
Le grandi città
Il vero dramma estivo si è consumato nelle grandi città. I turisti stranieri sono arrivati con il contagocce nei centri storici delle città italiane. La Federazione Moda Italia-Confcommercio ha presentato un report avvalendosi della collaborazione dell’Osservatorio Acquisti Nexi, Global Blue e CCIAA di Milano.
Come cambiano gli scenari
Il coro è unanime: il Covid uccide il bello e il Made in Italy. Gli atteggiamenti dei consumatori sono cambiati profondamente. L’arrivo di meno turisti dall’estero e l’eccessivo utilizzo di smart working hanno creato un cortocircuito. I flussi nei centri delle maggiori città sono diminuiti a vista d’occhio mentre hanno retto le presenze nei luoghi di villeggiatura.
Il peso dello shopping tourism
Lo shopping tourism in Italia ha un peso incredibile sull’economia. La Federazione Moda Italia-Confcommercio ha previsto un calo di 5,7 miliardi di euro. Lo shopping tourism ha generato un 75% dei proventi in meno per le aziende del settore moda. Le imprese hanno l’acqua alla gola perché si è sommata la diminuzione delle vendite sul mercato interno. Di questo passo nel giro di pochi mesi 17mila punti vendita del settore moda chiuderanno i battenti e circa 35mila addetti perderanno lavoro.
La speranza è l’ultima a morire
Il massimo esponente della Federazione Moda Italia-Confcommercio spera nella ripresa del settore grazie al ritorno a pieno regime di scuole, università, attività pubbliche e private. Il comparto retail ha subìto danni incalcolabili dal Covid-19. C’è la necessità di far ripartire il settore cercando di far rivivere i centri, spingendo gli acquisti nei negozi di prossimità.
La richiesta
Infine la Federazione Moda Italia-Confcommercio chiede al Governo di elargire contributi a fondo perduto e attuare una riforma fiscale. Già il Covid uccide il bello e il Made in Italy non aggiungiamo altri fattori negativi.