La crisi finanziaria in corso sta mettendo a dura prova l’economia del nostro Paese. Dalle famiglie alle grandi imprese, siamo tutti coinvolti in una difficile situazione.
I lavoratori dipendenti hanno mantenuto il proprio posto di lavoro e percepito per diversi mesi la Cassa Integrazione. Le grandi aziende sono spesso in grado di superare anche periodi difficili come questo. Ma per alcune categorie la crisi rischia di diventare un vero incubo capace di azzerare il loro patrimonio.
In questo articolo vedremo chi sono i lavoratori che rischiano tutti i loro averi a causa della crisi. Stiamo parlando dei piccoli imprenditori ovvero i titolari delle ditte individuali e delle società di persone. Queste forme societarie infatti obbligano gli imprenditori a rispondere con il proprio patrimonio personale per i debiti contratti dall’impresa. Per questi lavoratori gli adempimenti fiscali, i debiti con le banche e le cartelle esattoriali possono davvero causare la rovina.
Le società di persone
Le società di persone, come ditte individuali e società in nome collettivo, non sono patrimonialmente autonome rispetto all’imprenditore. Quest’ultimo, in caso di fallimento, fallirà con la sua azienda. In altre parole, un imprenditore rischia di perdere tutti i propri beni in caso di fallimento. Questa situazione può durare molti anni, anche dopo la chiusura dell’attività. I creditori infatti potranno chiedere al giudice di pignorare beni immobili, investimenti e anche futuri redditi del fallito. Dobbiamo ricordare che se l’imprenditore fosse cointestatario di conti correnti e immobili, il pignoramento avverrà al 50% del valore.
Il fallimento porterà sempre con sé pesanti segnalazioni nelle centrali rischi bancarie e quindi futuri problemi per aprire conti correnti o chiedere dei prestiti. Inoltre, gli eventuali debiti non pagati, andranno in successione. Abbiamo visto chi sono i lavoratori che rischiano tutti i loro averi a causa della crisi, esistono però delle norme a loro tutela.
Chi sono i lavoratori che rischiano tutti i loro averi a causa della crisi
Un titolare di una ditta individuale in grave crisi può evitare il fallimento presentando una richiesta di concordato preventivo in tribunale. Il giudice valuterà la richiesta e potrebbe definire un accordo con i creditori volto ad evitare il fallimento. In questo modo il tribunale tutelerebbe sia l’impresa in difficoltà che i suoi creditori. I soggetti non fallibili potranno invece accedere alle procedure previste dalla cosiddetta Legge “salva suicidi”.
Un modo per salvaguardare l’attività imprenditoriale ed il futuro dell’imprenditore e della sua famiglia. Per approfondire questa tutela per i soggetti in difficoltà con rate e debiti, consigliamo un nostro recente articolo.