E’ arrivato in Gazzetta ufficiale la riforma dell’Arbitro Bancario Finanziario. Sembra un argomento per specialisti, ma in realtà riguarda chiunque abbia un conto in banca.
Hai problemi con una banca? Rivolgiti all’Arbitro Bancario Finanziario
Dal prossimo 1 ottobre fare ricorso all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) dovrebbe essere più semplice.
Si tratta di ricorsi che un utente dei servizi bancari presenta dopo che ha provato con una contestazione a farsi dare ragione dal proprio istituto bancario e quest’ultimo o non ha risposto o ha risposto in modo non soddisfacente.
Il ricorso è semplice e costa 20 euro (che vengono restituiti in caso di accoglimento dello stesso), e può essere presentato anche senza assistenza di un esperto. Si tratta di un ricorso che è alternativo alla mediazione, quindi condizione di procedibilità in giudizio per la cause sui contratti bancari.
Negli anni l’Arbitro si è affermato come organismo di risoluzione alternativa delle controversie, ricevendo complessivamente oltre 146.000 istanze dai clienti. Dal 2009 al 2019 sono state adottate circa 132.000 decisioni, adempiute dagli intermediari nella quasi totalità dei casi nonostante non siano vincolanti. Soltanto con riferimento agli ultimi quattro anni, ai ricorrenti sono stati riconosciuti più di 83 milioni di euro.
Le novità della riforma sono diverse, vediamo le principali:
– viene raddoppiato il termine (da 30 a 60 giorni) entro il quale la banca può rispondere al reclamo del risparmiatore, fallito il quale, quest’ultimo si può rivolgere all’ABF;
– raddoppia la competenza per valore. Oggi è 100 mila euro, dal 1 ottobre sarà 200 mila;
– viene introdotta una prescrizione per le richieste: non potranno essere esaminati ricorsi per questioni precedenti sei anni rispetto alla data del ricorso;
– la durata massima del procedimento è di 90 giorni, che decorre dal momento in cui il fascicolo si considera completo;
– il presidente del collegio giudicante può decidere. Quando sul ricorso esiste un consolidato orientamento dei collegi, si accogliere la domanda subito, senza quindi sottoporre la questione al collegio nel suo insieme.
Siamo di fronte a una riforma che presenta anche aspetti positivi ma che poteva essere senz’altro più incisiva. In ogni caso il consiglio è se hai problemi con una Banca? Rivolgiti all’Arbitro Bancario Finanziario
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