Il problema del bullismo è ancora oggi molto diffuso. Sia a scuola che fuori dalle sue mura non si è trovata una soluzione unica e soddisfacente. Forse perché il bullismo interessa la sfera dell’educazione. Non basta mettere delle regole.
La Commissione di giustizia della Camera è in procinto di presentare una proposta di legge sul bullismo che dovrebbe migliorare la situazione.
Oltre al bullismo che tutti conosciamo, oggi si è diffuso anche il cyberbullismo: questo fa uso di internet e dei social media.
La discussione tratta di come fermare queste ondate di violenza che interessano i nostri giovani. Più spesso si parla di come punire i bulli che non di salvaguardare i bullizzati.
Probabilmente il bullismo non cesserà mai di esistere. Sarebbe bene dare ai ragazzi più deboli gli strumenti per prevenire e affrontare un’aggressione.
Spesso chi viene bullizzato è scelto per delle caratteristiche:
- è il più piccolo del gruppo
- mostra di non sapersi difendere
- si mostra introverso e debole
- si mostra arrendevole
- ha delle caratteristiche particolari che lo distinguono come il colore della pelle o una disabilità
Sapersi difendere dal bullismo e dai bulli
Quali sono i consigli pratici per imparare a proteggersi? È importante che gli adulti insegnino ai bambini come affrontare un atto di bullismo. Questo ancor prima di rivolgersi al genitore o all’insegnante.
Le strategie utili
- contro gli attacchi verbali si può ovviare con una risposta spiazzante. Per esempio: a “sei super brutta!” la risposta potrebbe essere “ma sono molto intelligente!”. Il bambino impara a non subire l’insulto e a non mostrarsi impaurito o offeso.
- Alcuni gesti o posture sono indicatori di debolezza: guardare per terra, non guardare negli occhi, torturarsi le mani, curvare la schiena. Se un bullo osserva questi comportamenti probabilmente prenderà la mira. Una soluzione è non abbassare mai lo sguardo e rispondere mantenendo il contatto visivo.
- Le aggressioni verbali sono il punto di partenza che spesso sfociano nella violenza. Se il bullo urla contro, rispondere con un tono di voce calmo. Insegniamo ai nostri figli a respirare e a controllare l’ansia. All’insulto si può rispondere con “va bene, arrivederci…”, interrompendo il discorso.
- Imparare a dire “NO” è un grande strumento. Specialmente per i bambini che si lasciano trascinare per farsi accettare. Non lasciarsi abbindolare è sempre efficace per distaccarsi e mostrarsi forti. Il no deve essere detto sempre con calma e senza alzare la voce.
- Mandiamo i nostri figli a imparare una disciplina orientale come karate o judo. Li farà sentire più sicuri.
Sapersi difendere dal bullismo e dai bulli. Si può fare.
- Se il ragazzo viene allontanato o escluso, gli adulti responsabili devono ristabilire le regole. Questo può essere fatto in caso di giochi di gruppo per esempio. L’importante è ristabilire un contatto, avere amici e non sentirsi abbandonato.
- Gestiamo l’accesso a internet dei nostri figli in modo sicuro. Insegniamo loro a non pubblicare foto, video propri e altrui. Nel caso si verifichi un caso di cyberbullismo facciamo intervenire le autorità competenti.
- In fine, denunciamo e spingiamo i nostri ragazzi a dialogare, a parlare tra loro e a fidarsi dell’aiuto degli adulti.