Se provi fastidio per alcuni rumori, forse potresti soffrire di questo disturbo

rumori

Tanti di noi non riescono proprio a sopportare i rumori. Ogni volta che qualcosa interrompe il silenzio, ci sentiamo irritati e arrabbiati. In alcuni casi si tratta di un semplice capriccio. Ma, in altri, la questione potrebbe essere decisamente più seria. Infatti, se iniziano a darci fastidio suoni come il tamburellare delle dita su un tavolo o uno sbadiglio, allora dovremmo allarmarci. Questo perché se provi fastidio per alcuni rumori, forse potresti soffrire di questo disturbo. Vediamo di cosa si tratta.

Ecco di cosa si tratta

Il disturbo di cui stiamo parlando si chiama misofonia. A fornirne una spiegazione è una ricerca condotta dai neuroscienziati della Newcastle University. Gli studiosi hanno analizzato 42 volontari affetti da una tolleranza minima ai rumori circostanti. Hanno sottoposto a ogni persona rumori diversi, per controllarne l’attività celebrale. Il risultato? Durante i rumori più fastidiosi, i volontari presentavano una specie di movimento in un’area specifica del cervello.

I suoni che creano fastidio non sono quelli comuni o neutri come la pioggia o la musica di sottofondo. La rabbia, nelle persone che soffrono di misofonia, viene generata dai rumori prodotti dalle altre persone. Quindi un urlo, un’attività troppo intensa durante la masticazione o un saluto detto a voce alta. Perciò, se provi fastidio per alcuni rumori, forse potresti soffrire di questo disturbo.

Come si cura la misofonia?

Dunque, i ricercatori hanno presentato i risultati degli studi, dimostrando che questo disturbo esiste. E, soprattutto, che crea un forte senso di disagio e insofferenza a chi ne soffre. Purtroppo, al momento, non si ha una vera e propria cura. Infatti, le ricerche su questo problema sono solo agli inizi. Sicuramente, un primo passo importante è stato fatto. Scoprire quali sono i rumori che fungono da campanello d’allarme è già una grande cosa. Sicuramente, con l’avanzare delle ricerche, si riuscirà a trovare anche una cura. Confidiamo, quindi, nella scienza.