Agricoltori e PMI hanno l’opportunità di avere un contributo forfettario

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Agricoltori e PMI hanno l’opportunità di avere un contributo forfettario sfruttando la nuova misura semplificata dello Sviluppo rurale introdotta dalla Commissione Ue. Questo aiuto è dovuto all’emergenza Covid che ha danneggiato gli operatori del settore. Gli agricoltori hanno la possibilità di ricevere un contributo forfettario di 7mila euro mentre le piccole medie imprese agroalimentari fino a 50mila euro.

Coldiretti ha fatto il punto della situazione

Le Regioni hanno messo in cantiere progetti per 140 milioni. Una fetta importante è andata all’agriturismo e alle fattorie sociali. Il settore florovivaismo e la zootecnia non sono rimasti esclusi.  Il coronavirus ha inferto un colpo micidiale all’intero settore agricolo e servono aiuti per superare l’emergenza economica e la crisi di liquidità.

Le aziende possono ottenere i fondi dai singoli Piani di Sviluppo rurale (Prs) finanziati dall’Unione Europea ad ogni Regione. La quota messa a disposizione varia da Regione a Regione perché si basa su soldi residui non spesi precedentemente.

La Regione che ha impegnato più fondi è il Veneto con 23 milioni di euro, seguono la Calabria 21 milioni di euro e la Lombardia con 19,5 milioni di euro.

Dove si ottiene di più

Le aziende agricole di Marche, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Umbria, Basilicata e Liguria hanno la possibilità di ottenere fino ad un massimo di 7mila euro. In Lombardia e Valle d’Aosta il tetto è di 5mila euro, in Veneto 4mila euro e 2mila euro in Emilia Romagna. La normativa prevede che l’aiuto sarà erogato entro il 30 giugno del prossimo anno.

Ogni Regione ha stabilito una priorità

Come detto ogni Regione ha un proprio gruzzoletto di soldi e nel contempo ha la facoltà di scegliere in quale settore destinare i fondi. Il Veneto ha puntato su vitelli a carne bianca, latte e ortaggi. La Lombardia ha acceso i riflettori sul settore florovivaismo e sugli allevamenti da carne.

La Calabria ha stabilito come priorità il settore dei fiori, del latte e del vino. Il Piemonte ha investito su florovivaismo, zootecnia da carne e apicoltura. Non sono tanti soldi che possono fare la felicità ma almeno agricoltori e PMI hanno l’opportunità di avere un contributo forfettario.