Cosa accade quando ad un festival sulla bellezza si invitano solo uomini 

bellezza, locandina

Un focus per conoscere cosa accade quando ad un festival sulla bellezza si invitano solo uomini.

Ebbene sì! Al Festival della bellezza di Verona è accaduto l’inverosimile. A leggere la locandina, infatti, su ben 26 invitati a fare da relatori, c’è solo una presenza femminile per location. La kermesse è in programma dall’11 fino al 19 settembre tra il Teatro Romano e l’Arena di Verona. Con nomi di sicuro interesse, ma tutti esclusivamente di sesso maschile. Eppure la bellezza è, sotto tanti aspetti, un tema molto caro alle donne. Come mai, come non mai, questo è quanto. E la cosa non è certo passata inosservata, tanto che gli organizzatori sono dovuti uscire allo scoperto per tentare di giustificarsi. Inutile dire che ora la questione si è spostata sui social, diventati “roventi”. Vediamo quindi cosa accade quando ad un festival sulla bellezza si invitano solo uomini.

La locandina

A peggiorare la cosa ci si è messa pure la locandina, dove campeggia una figura di ragazzina d’altri tempi. La sola quindi che, a sua insaputa, dovrà farsi carico di rappresentare tutta l’altra metà del cielo estromessa dal festival. Ma non finisce mica qui. Infatti sembra pure che questo ritratto di ragazzina sia stato utilizzato all’insaputa della sua autrice Maggie Taylor. Una scelta di campo che, come si dice, prende “due piccioni con una fava” seppur al contrario. Infatti oltre che per la violazione del copyright, l’autrice sembra che sia rimasta doppiamente sconcertata. In un festival che tratterà anche di argomenti piccanti, legati alla bellezza, come si fa a scegliere l’immagine di una ragazzina a testimonial? Che si siano volute evocare le icone delle donne angelo, tanto care al Dolce Stilnovo? Chi può dirlo! Intanto chi ha detto qualcosa sono state le giornaliste. Vediamo in che senso.

La discesa in campo delle giornaliste

Questa radicale assenza delle cosiddette “quote rosa”, ha spinto le giornaliste di un certo comitato a scendere in campo. E’ così partita una lettera aperta agli organizzatori della rassegna con cui viene lanciata nell’etere questa domanda: “Parlerete di Eros e bellezza. Di amore. Al maschile? È questo secondo voi il mondo che ci circonda e che ci aspetta?”. In attesa di chissà quali altri colpi di scena, per un festival che sembra partire con un piede claudicante, volgiamo lo sguardo all’arte. Chissà che ci ispiri ! E magari dopo la “Ragazza con l’orecchino di perla” di Jan Vermeer, ora si comincerà a parlare della “ragazza del volantino di Verona”.