Per migliaia di pensionati INPS oltre al danno arriva la beffa

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La Redazione di ProiezionidiBorsa ha recentemente trattato il caso dei neopensionati della Pubblica Amministrazione. Per questi lavoratori infatti, l’INPS provvede al pagamento del TFS soltanto dopo più di due anni dal pensionamento. Ancora peggiore la situazione per chi è uscito dalla PA con Quota 100. Per questi pensionati il pagamento del TFS non prevede alcuna tempistica predefinita. Lo scorso agosto avevamo dato notizia ai Lettori dell’accordo tra il Ministero della Pubblica Amministrazione e l’ABI.

Il Ministro Dadone aveva trattato con il ceto bancario la possibilità di erogare finanziamenti dietro garanzia del TFS. Insomma, i pensionati per ottenere i loro soldi in tempi rapidi dovevano pagare gli interessi alle banche. Nel nostro approfondimento avevamo calcolato i costi a carico dei richiedenti. Mediamente, gli interessi previsti dall’accordo non sarebbero stati inferiori a 2.100 euro. Oggi però, per migliaia di pensionati INPS oltre al danno arriva la beffa.

La situazione ad un mese dall’accordo

I dipendenti pubblici attendono ormai da molto tempo di poter andare in pensione e ricevere la liquidazione in tempi ragionevoli. Anche a pagamento. Il Decreto Legge che ha previsto l’anticipo del TFS risale all’inizio del 2019. Ad agosto 2020 il Ministro Dadone aveva dato l’annuncio ufficiale: l’accordo è siglato e gli interessati possono fare richiesta. Il costo previsto dagli accordi non era trascurabile ma si trattava di un passo avanti. Purtroppo, le cose risultano diverse.

Per migliaia di pensionati INPS oltre al danno arriva la beffa. L’INPS infatti non ha ancora pubblicato la piattaforma necessaria per effettuare le richieste lasciando migliaia di cittadini in un limbo. I pensionati infatti non sanno se e quando potranno far valere il diritto di richiedere l’anticipo del TFS. L’annuncio di agosto sembrava aver risolto i problemi per tanti ex lavoratori desiderosi di incassare quanto accantonato in anni di lavoro.

Per migliaia di pensionati INPS oltre al danno arriva la beffa

Ad oggi il Decreto Legge n. 4/2019 è ancora lettera morta. L’anticipo del TFS non è ancora disponibile nonostante i proclami del Ministro. Inoltre, l’INPS non ha fornito indicazioni sulle tempistiche necessarie per pubblicare la piattaforma. In questa situazione di confusione, alcune banche stanno offrendo ai propri clienti finanziamenti garantiti dal futuro TFS.

Potrebbe sembrare una soluzione al problema ma molti pensionati lamentano interessi molto elevati. Lo Staff di ProiezionidiBorsa continuerà a monitorare la situazione e ad informare sulle sue evoluzioni. Intendiamo aiutare i Lettori a far valere i propri diritti ed a far luce su situazioni opache e deleterie per i consumatori.