Ecco alcuni trucchi geniali per riconoscere la qualità degli indumenti. Molto spesso si tende ad affidarsi al tatto per capire se un capo di abbigliamento vale il suo costo. In sostanza, per carpirne la qualità e per capire, quindi, in quanto tempo si deteriorerà. Tuttavia, a volte fare ciò potrebbe non bastare. Quindi, occhi aperti e vediamo tutto ciò che bisogna fare per cercare di capire se si sta per fare un buon acquisto.
Ecco alcuni trucchi geniali per riconoscere la qualità degli indumenti
Dare un’occhiata alle cuciture
Quando un capo di abbigliamento si deteriora, come prima cosa tende a scucirsi. Quelli di qualità, invece, hanno cuciture molto strette e salde. Per capire se sono ben fatte, basta prendere due lembi opposti dell’indumento in prossimità di una cucitura e tirarli appena. Se quest’ultima si apre molto facilmente, mostrando vuoti troppo larghi ed evidenti, si può allora essere sicuri di non essere davanti ad un capo di abbigliamento di qualità.
Controllare i bottoni e le asole
Se le asole non sono ben rifinite ed il tessuto fuoriesce dalla copertura, probabilmente si è davanti ad un capo di scarsa qualità. Controllare l’attaccatura dei bottoni, inoltre, è un altro modo per verificare ciò. Il bottone è pendente, dà l’idea di potersi staccare molto facilmente? In fondo, per quanto possa poi essere ricucito in maniera semplice, capita fin troppo spesso che qualcuno di quelli finisca per staccarsi nel momento in cui si cerca di inserirlo nell’asola. Probabilmente non esiste persona che non abbia sperimentato questa fastidiosa esperienza almeno una volta, specialmente con le camicie.
Prestare attenzione all’etichetta
Indicazione che potremmo apparentemente riassumere in: ”come capire se un tessuto è sintetico?”. Certo, esistono tessuti sintetici di minore o maggiore qualità. La verità, però, è che anche un tessuto composto al 100% di cotone potrebbe rovinarsi subito. L’ideale è scegliere capi di abbigliamento che siano al 70-80%, e non meno, di tessuto naturale. Il restante 20-30% potrebbe essere composto da materiale come nylon o poliestere, per fare un esempio.
Controllare se la superficie è liscia e dal colore omogeneo
Un capo a tinta unita non dovrebbe presentare diverse tonalità di colore quando piegato o mosso in qualunque altro modo. Se ciò avviene, vuol dire che è probabilmente stato fabbricato con materiali di scarsa qualità. La superficie, quindi, deve essere liscia ed il colore omogeneo. Inoltre, quando un capo è low cost, il colore sbiadisce con i lavaggi, anche se questo è un dato che per ovvie ragioni può essere notato solamente in seguito all’acquisto. In generale, tuttavia, il colore, che sia di una borsa, di una maglia o di un paio di pantaloni, permette di stabilire la qualità del capo o dell’accessorio, se si presta attenzione. Si noti, infatti, che quelli di scarsa qualità sono caratterizzati da colorazioni spente e scure: un rosso che non particolarmente brillante, un beige che somiglia più ad un greige sono solo due degli esempi plausibili.
Muovere il tessuto e cercare di allargarlo con le dita
Quando è troppo facile allargare un tessuto con le dita, e quando la sua forma muta nel momento in cui lo si tira e appare mollo, il capo di abbigliamento è di scarsa qualità.
Provare sempre il capo che si ha intenzione di acquistare
Una delle cose più importanti è capire come un capo di abbigliamento calza addosso. Infatti, anche questo può essere un fattore utile a determinarne la qualità. Alcune magliette, o parti superiori di un vestito, potrebbero infatti scendere dritte e non avere pieghe per il seno, oppure essere troppo legate e strette sotto alle ascelle. O quei jeans dritti anche in prossimità del fondoschiena. Capi di abbigliamento che, insomma, non accompagnano le curve e che, quindi, sono di bassa qualità proprio perché non studiati accuratamente per essere calzati, indifferentemente dalla persona che li indossa.
Per approfondire Ecco alcuni trucchi geniali per riconoscere la qualità degli indumenti