La redazione di Proiezionidiborsa fornirà ai suoi lettori le più recenti novità su alcuni argomenti. In particolare, come richiedere l’Isee precompilato all’INPS. Sono sempre più numerosi i contribuenti italiani che lo richiedono e ne hanno bisogno in tempi brevi. Ciò perché l’Isee rappresenta il primo strumento cui il cittadino deve ricorrere per fornire un immediato ragguaglio sulla propria condizione economica. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente consente di rilevare con rapidità la fascia reddituale di appartenenza. Essa torna utile a determinare se il contribuente ha diritto alle agevolazioni economiche e alle misure assistenziali che il Governo riserva ai redditi bassi.
Proprio nell’articolo “Con quale reddito Isee si ha diritto al bonus vacanze 2020” la Redazione ha fornito indicazioni su come fruire dello sconto. Ciò per dire che la presentazione dell’Isee serve sempre al contribuente che intende rientrare nella platea dei beneficiari. Solo previo inoltro dell’Isee l’Istituto di previdenza sociale prende in esame le richieste di bonus, agevolazioni economiche di varia natura e sgravi fiscali. Adesso analizziamo insieme agli esperti di Proiezionidiborsa le ultime novità su come richiedere l’Isee precompilato all’INPS.
Novità su come richiedere l’Isee precompilato all’INPS
Per ottenere l’Isee precompilato il contribuente deve anzitutto presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU). Con buona sorte del richiedente anche la DSU è disponibile già precompilata perché l’Agenzia delle Entrate possiede i dati relativi ai redditi del contribuente. Nella DSU sono già presenti le informazioni in merito ai patrimoni mobiliari e immobiliari, i redditi Irpef ed eventuali canoni di locazione. Ciò ovviamente garantisce al richiedente un vantaggio enorme perché consente di ridurre i tempi di compilazione della Dichiarazione.
Per ottenere l’Isee precompilato il contribuente deve inserire i dati relativi al proprio nucleo familiare e quelli che non figurano già nella DSU. Una volta che il contribuente fornisce tutte le indicazioni che vengono man mano richieste partono gli accertamenti fiscali. Ciò equivale a dire che all’Agenzia delle Entrate giungono i dati che l’INPS invia dopo la ricezione della richiesta. Da qui prendono avvio i controlli e solo a conclusione degli stessi l’Autorità fiscale li restituisce all’Ente previdenziale.