Il dolcificante fa male e aiuta a perdere peso? Quando decidiamo di metterci a dieta spesso ci viene consigliato di sostituire lo zucchero con il dolcificante, che è un edulcorante. Lo zucchero che ad esempio si trova nella frutta è un elemento molto calorico. Infatti sono banditi dolci e bevande gassate ad alto tasso di zuccheri. Ma il dolcificante è meglio dello zucchero? Oppure bisognerebbe semplicemente eliminare lo zucchero dalla nostra dieta?
Il dolcificante fa male e aiuta a perdere peso?
Il dolcificante si usa molto perché ha poche o zero calorie, pertanto aiuta a mantenere il peso forma o è coadiuvante nelle diete dimagranti. Ne esistono di due tipi quelli artificiali e quelli naturali. Quelli artificiali, quindi chimici, sono ad esempio: aspartame, saccarina, acesulfame K e ciclammato. Questo tipo di dolcificante è necessario usarlo con parsimonia. Perché, ad esempio, una ricerca ha dimostrato la cancerogenicità dell’aspartame sui ratti. I dolcificanti naturali invece, che si trovano all’interno degli alimenti naturalmente, sono: stevia, tagatosio, sciroppo d’agave e lo zucchero d’uva. Questi sono più simili al famoso zucchero, anche se hanno meno calorie.
Ora che abbiamo un’idea su quali sono quelli naturali e quelli artificiali analizziamo il loro effetto sul nostro corpo.
Usare il dolcificante può essere una buona idea quando si ha la necessità di dimagrire o di controllare i propri livelli glicemici. Naturalmente il beneficio in questo caso lo si ottiene, senza superare le dosi indicate, scegliendo i dolcificanti sintetici. In merito alla questione salute ci sono varie scuole di pensiero. C’è chi pensa che non creino danni al corpo, altri invece pensano che possano aumentare il rischio di diabete e obesità. L’OMS consiglia di non superare il 10% delle calorie totali attraverso il consumo di zuccheri. Per un diabetico il saccarosio non dovrebbe invece superare il limite del 5% dell’apporto calorico quotidiano.