Come investire sui mercati: la tecnica del bilanciere

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Come investire sui mercati: la tecnica del bilanciere. Il 2020 è stato un anno di montagne russe per i titoli azionari. Almeno finora. Soprattutto in Italia e in Europa. In America le cose sono andate differentemente. Ma, secondo diversi strateghi, la strategia del bilanciere è ancora un approccio giusto per gli investitori. In special modo quelli in cerca di rendimento. Creata da Nassim Nicholas Taleb, la strategia del bilanciere è piuttosto semplice. Si tratta semplicemente di assumere solo due posizioni. In due sole aree diverse di interesse. Da 50/50 a qualunque altra percentuale. La strategia può essere applicata a diversi tipi di portafogli. Obbligazionari, azionari o ad un portafoglio patrimoniale complessivo. Per alcuni investitori, questa strategia può consistere in attività generatrici di reddito nel lungo periodo. Soprattutto in settori la cui crescita sia guidata da temi secolari.

Per i portafogli esclusivamente azionari, la strategia del bilanciere richiede maggiore attenzione. Questo in quanto si detengono solo due diversi gruppi di titoli azionari nel portafoglio. E, quindi, l’esposizione è esclusivamente verso gli asset più rischiosi. La strategia può essere applicata in modo più ampio anche al vostro portafoglio patrimoniale complessivo. Tale portafoglio può comprendere una miscela di investimenti. Asset ultra sicuri, fondi indicizzati che seguono i principali mercati, e investimenti alternativi. Questi ultimi progettati per ottenere rendimenti sovraperformanti. Secondo l’Ufficio Studi di Proiezionidiborsa, c’è una strategia del bilanciere particolarmente performante. E’ quella 50/50 in ambito obbligazionario. Perché consente esposizione al Tesoro statunitense e ai titoli ad alto rendimento allo stesso tempo. Ed ha prodotto un maggiore rendimento per unità di rischio.

Come investire sui mercati: la tecnica del bilanciere

Tra il 1984 e il 2013, la strategia appena descritta ha prodotto un rendimento medio annuo del +8,7%. Come paragone, nello stesso periodo le due sezioni del portafoglio hanno avuto performance diverse. +7,3% per i titoli del Tesoro statunitense. E un +10,8% per i titoli obbligazionari ad alto rendimento. In altre parole, una componente del portafoglio ha guadagnato meno, una di più della media della strategia. Gli investitori che erano alla ricerca di un portafoglio a lungo termine più efficace avrebbero dovuto optare per questa strategia. Perché? Perché è stata un buon modo per generare rendimenti riducendo al minimo il rischio. Questa riduzione del rischio è stata raggiunta proprio con un’equa divisione. 50% del portafoglio su titoli ultrasicuri. Quelli del Tesoro USA. L’altro 50% su titoli a maggiore perfomance. Cioè i titoli obbligazionari high-yield.

Sempre dall’Ufficio studi di Proiezionidiborsa, facciamo notare altro. Questa costruzione bilanciata è il metodo più semplice di applicazione della strategia. I risultati potrebbero essere ulteriormente ottimizzati. Magari aggiungendo altri settori. E inserendo una miscela di titoli azionari nel portafoglio. Ma sempre mantenendo una distinzione netta, ed opposta, tra settori. Infine, un’ultima cosa. Sempre secondo noi, l’applicazione di temi secolari al proprio portafoglio può cogliere al meglio queste opportunità. Per temi secolari, ovviamente, si intendono dei macrotrend. Ovvero, trend di lunga, lunghissima durata. Che possono garantire una sovraperformance nel tempo del portafoglio.