Ludopatia o atto consapevole nelle giocate in Borsa del compagno del portavoce del PdC?

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Ludopatia o atto consapevole nelle giocate in Borsa del compagno del portavoce del PdC? I fatti. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha un portavoce. Questo lo sanno tutti. Come tutti sanno che si chiama Rocco Casalino. Il compagno del portavoce della Presidenza del Consiglio è un giovane cubano. Si chiama José Carlos Alvarez Aguila. E forse sarebbe meglio chiamarlo ex compagno. Proprio a detta dello stesso Casalino, pare. Ma continuiamo con i fatti.

Dicevamo del giovane cubano. Costui svolge il lavoro di cameriere presso un ristorante. Ma aveva in animo di aprire un piccolo sushi bar. A quanto pare, ha chiesto un prestito di 25.000 euro, subito concesso. E fin qui non c’è niente di strano, ovviamente. Il signor Alvarez è percettore di una NASpI, cioè l’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori subordinati. Da qui in poi, però, cominciano le cose meno chiare. Perché sul suo conto corrente il signor Alvarez pare abbia perso 18.000 euro. E non per un bonifico sbagliato o per un errore bancario. No, li ha persi attraverso speculazioni sbagliate giocando in Borsa. E come si è saputa questa cosa?

E’ venuta fuori su segnalazione all’antiriciclaggio della Banca d’Italia. Segnalazione effettuata dai risk manager che dovevano esaminare i conti di un gruppo bancario. Gruppo bancario con sede a Roma, in Largo di Torre Argentina. E dove sia Rocco Casalino che Alvarez Aguila hanno conti separati. E’ ovvio che qualche sopracciglio si sia alzato.

Ludopatia o atto consapevole nelle giocate in Borsa del compagno del portavoce del PdC?

Se vi state chiedendo anche voi perché, lo scoprirete subito. Parrebbe che il giovane cubato avesse a disposizione ben 150.000 euro. Non solo 18.000. E di origine ignota. Qualcuno parla transitati da conti esteri di paradisi fiscali. Ma la situazione è molto nebulosa. Quel che è chiaro è che i movimenti (e le perdite) di Alvarez erano sostanziosi. Anche 2.000 euro in un giorno. Ludopatia, quindi? Alvarez giocava in Borsa come si gioca alle macchinette nei tabaccai e nei bar? Oppure tentativi maldestri di arricchirsi attraverso investimenti fatti con informazioni riservate?

Perché il punto è proprio questo. I movimenti effettuati dal Signor Alvarez sono stati fatti durante il lockdown. E pare abbiano riguardato anche titoli azionari italiani. Titoli esposti a movimenti molto ampi, come Atlantia, coinvolto nell’affare Autostrade-Benetton. Perché oggetto di dichiarazioni pubbliche a mercati aperti. Dichiarazioni fatte non solo da Rocco Casalino stesso, ma anche dal Presidente Conte. E che fanno intravedere un ben noto reato finanziario. Vale a dire l’aggiotaggio. Cioè la turbativa di mercato con dichiarazioni in grado di influenzare l’andamento di titoli quotati. E per cui ci sono pene che vanno da uno a cinque anni.

Quindi, cos’è successo? Il giovane cubano era un incompetente che ha azzardato troppo? Magari vittima dei consigli sbagliati del proprio broker? E magari realmente un ludopatico? Oppure si è trattato di una persona senza scrupoli che ha cercato di manovrare una grossa somma di denaro? E di guadagnarci sfruttando movimenti generati da informazioni che conosceva in anteprima? Ancora non si sa niente. Le indagini sono appena partite. Ma prefigurano un reato grave. In mezzo a cui potrebbe finire anche la Presidenza del Consiglio. E in questo momento molto delicato il capo del Governo non ha certo bisogno di problemi generati da terzi. Soprattuto (ex) fidanzati del proprio portavoce.