Dopo quanto tempo non si è più considerati cattivi pagatori

Dopo quanto tempo non si è più considerati cattivi pagatori? Per la cancellazione dalla centrale rischi quanti mesi o anni devono trascorrere? Il contribuente il cui nome si associa alla lista dei cattivi pagatori, può non avere accesso ad alcune forme di finanziamento o altro. Nelle righe che seguono, dunque, vedremo quando non si rientra più nella temuta black list.

Quali conseguenze per i cattivi pagatori?

Quando un contribuente deve affrontare una spesa di una certa portata non sempre dispone della liquidità necessaria. Potrebbe trattarsi dell’acquisto di una casa o della nuova automobile. In questi casi non è raro che ci si rivolga ad un istituto di credito per richiedere un prestito o sottoscrivere un mutuo. In tali casi, prima che la banca accordi la concessione del finanziamento è prassi che effettui tutti i controlli per accertarsi dell’affidabilità creditizia del cliente. Tuttavia, in alcuni casi il contribuente in questione potrebbe rivelarsi un cattivo pagatore poiché inserito nella lista della centrale rischi. In tali scenari, all’interessato si preclude la possibilità di ricevere un finanziamento nel futuro? Dopo quanto tempo non si è più considerati cattivi pagatori?

Quali tempi decorrono in base all’inadempienza

Prima di analizzare le varie tempistiche, segnaliamo un approfondimento utile sui 3 modi per ottenere un prestito se si è segnalati al CRIF qui. Quando si parla di centrali rischi, si fa tendenzialmente riferimento a due tipologie: una pubblica, la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, ed altre di tipo privato che rientrano tra i Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC). Queste centrali contengono tutte le informazioni necessarie su quelli che si definiscono “cattivi pagatori” e pertanto considerati risparmiatori più a rischio. L’inserimento all’interno di questi data base non è permanente e prevede una scadenza nel tempo. Le informazioni relative agli inadempimenti nella centrale rischi private restano presenti nei registri per un determinato periodo di tempo che segue tale decorso:

A) 1 mese per la richiesta di finanziamento che l’istituto o il cliente hanno rispettivamente rifiutato o abbandonato;

B) per 6 mesi nel caso di una richiesta di finanziamento in attesa di esito per l’istruttoria;

C) da 12 mesi a 24 mesi nei casi di morosità che vengono poi sanate in diversi modi e tempi;

D) per 36 mesi in caso di gravi inadempimenti che il contribuente non ha sanato o nei casi di mancata regolarizzazione di alcuni rapporti creditizi.

Una volta che decorrono tali tempi, le centrali provvedono alla cancellazione automatica dei dati del cattivo pagatore. Ecco dopo quanto tempo non si è più considerati cattivi pagatori solitamente.